Domani il Parlamento europeo approverà il nuovo sistema di scambio di quote di emissione (ETS), che coprirà circa il 50% di tutte le emissioni di gas serra nell'Unione europea. Si tratta di uno strumento essenziale per allineare le nostre emissioni derivanti dalla produzione di elettricità e calore, dalle industrie ad alta intensità energetica, dall'aviazione e presto anche dal settore marittimo, agli obiettivi climatici dell'UE.

Durante i difficili negoziati con la destra del Parlamento europeo e con i governi dell'UE, il Gruppo S&D ha contribuito a stilare un ambizioso pacchetto ETS che rafforza il principio "chi inquina paga" e che è equo nei confronti delle industrie europee e dei lavoratori interessati.

Uno dei principali risultati ottenuti dai S&D sul dossier è stato quello di ridurre l'eccesso di offerta di quote di C02 all'industria, che in passato ha portato a un prezzo del carbonio troppo basso, limitando così gli incentivi a inquinare meno e a decarbonizzare. Per renderlo possibile, ci siamo adoperati e abbiamo ottenuto un’eliminazione graduale anticipata dei permessi di inquinamento gratuiti, nonché una maggiore diminuzione annuale delle quote totali di CO2 disponibili sul mercato, rispetto alla proposta della Commissione. Siamo anche riusciti a far rientrare nel campo di applicazione dell'ETS un ulteriore settore industriale, quello marittimo, molto più rapidamente di quanto inizialmente previsto.

Il nostro Gruppo è riuscito a proteggere le famiglie vulnerabili dai potenziali effetti collaterali negativi di un prezzo del carbonio più elevato nei settori dell'edilizia e dei trasporti e ad aumentare la quota dei proventi del sistema ETS, tra le altre fonti, che confluiranno nel Fondo sociale per il clima.

Il Parlamento europeo è pronto anche ad approvare il nuovo sistema ETS per l'aviazione. Abbiamo invocato un’eliminazione graduale anticipata delle quote gratuite per spingere questo settore sempre più inquinante a passare rapidamente ad alternative più pulite, nonché per avviare il monitoraggio, la rendicontazione e la verifica degli effetti non CO2 del trasporto aereo, che sono almeno altrettanto importanti di quelli della sola CO2.

Il relatore S&D sul sistema di scambio di quote di emissione dell'UE, Mohammed Chahim, ha dichiarato:

“L'ultimo rapporto dell'IPCC* sui cambiamenti climatici ci ricorda ancora una volta che la finestra di opportunità per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti si sta rapidamente chiudendo. L'UE deve dare l'esempio e ridurre rapidamente le emissioni di tutti i settori, compresa l'industria. A tal fine, il Gruppo S&D si è battuto con successo per diminuire il totale delle quote di CO2 disponibili sul mercato e per eliminare gradualmente le quote gratuite ancora più velocemente di quanto previsto inizialmente dalla Commissione. Di fronte all'emergenza climatica, non possiamo tollerare permessi di inquinamento gratuiti.”

“Sono stati apportati molti altri miglioramenti rispetto alla proposta della Commissione. Il settore marittimo sarà inserito molto più rapidamente nel campo di applicazione dell'ETS. Abbiamo anche creato maggiori incentivi all'innovazione attraverso un aumento del Fondo per l'innovazione e l'introduzione di condizioni più rigide per le industrie che non svolgono i loro compiti. Tutto ciò contribuirà a migliorare l'equità delle industrie e a creare più mezzi per aiutarle ad abbandonare i combustibili fossili a favore delle fonti di energia rinnovabili.”

“Siamo anche riusciti a limitare in modo significativo i potenziali effetti sociali dell'aumento dei prezzi dell'energia nei settori dell'edilizia e dei trasporti, assicurando al contempo il finanziamento del Fondo sociale per il clima. Unitamente al tetto massimo di prezzo, alle dilazioni per le famiglie, a una pausa di emergenza e all'obbligo per le grandi industrie petrolifere di sostenere almeno la metà dei costi, siamo convinti che questa soluzione porterà benefici sia per il clima che per le bollette energetiche. Abbiamo anche fatto passare il concetto di una transizione giusta nelle condizioni per le quote gratuite: è necessario rispettare e lavorare insieme ai lavoratori per ottenere le proprie quote gratuite.”

Milan Brglez, negoziatore europeo S&D sul sistema di scambio di quote di emissione dell'UE per l'aviazione, ha dichiarato:

“Grazie ai nostri sforzi incessanti, siamo riusciti a invocare una più rapida eliminazione graduale delle quote gratuite. Ciò consentirebbe anche di destinare circa 400 milioni di euro di entrate ETS al Fondo per l'innovazione dopo il 2026, per sostenere azioni che possono contribuire alla decarbonizzazione del settore dell'aviazione.”

“Abbiamo anche raggiunto l'obiettivo di iniziare finalmente ad affrontare gli effetti non CO2 del trasporto aereo, che sono almeno altrettanto importanti di quelli della sola CO2 e che finora sono stati ignorati dal sistema ETS del trasporto aereo. La Commissione istituirà un sistema di monitoraggio, rendicontazione e verifica delle emissioni non CO2 prodotte dal trasporto aereo, con obbligo di rendicontazione, a partire dal 2025. Si prevede di redigere una relazione nel 2028, accompagnata da una proposta legislativa della Commissione che dovrebbe ampliare il campo di applicazione del sistema ETS dell'UE per coprire tali effetti.”

* L’Intergovernmental Panel on Climate Change (Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici) è un gruppo scientifico riunito dalle Nazioni Unite per monitorare e valutare tutta la scienza globale relativa ai cambiamenti climatici.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Paesi Bassi
Capo delegazione
Membro
Slovenia
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