Il Gruppo S&D al Parlamento europeo ha votato per tenere alta l’asticella degli standard di protezione dei dati e di salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini europei, rifiutando al Regno Unito la possibilità di accesso al meccanismo di condivisione dei dati sulle impronte digitali.

Il Trattato di Prüm ha stabilito le norme di cooperazione tra le forze dell’ordine degli stati europei, e la facoltà di accesso reciproco ai database nazionali delle impronte digitali. Gli eurodeputati S&D ritengono che l’avvenuto ritiro del Regno Unito dall’Unione, comporti anche che le decisioni in materia di cooperazione futura su giustizia e affari interni, debbano essere assunte nell’ambito dei negoziati sulle relazioni fra Regno Unito e Unione europea, che però sono ancora in fase di svolgimento.

Juan Fernando López Aguilar, eurodeputato S&D presidente della commissione libertà civili, ha dichiarato:

“In qualità di leader mondiale in materia di protezione dei dati, per l’Ue la riservatezza dei dati dei cittadini è assolutamente prioritaria, e la reciprocità un punto chiave.

“Non ci sono segnali che suggeriscano la disponibilità del Regno Unito a condividere l’accesso alle informazioni e, di conseguenza, non abbiamo alcuna scelta se non quella di negare al Regno Unito l’accesso al sistema di scambio e condivisione dei dati sulle impronte digitali.

“Questo denota una mancanza di disponibilità e buona volontà del governo britannico in materia di cooperazione. Quando era membro dell’Unione europea, il Regno Unito aveva già agito in modo irresponsabile e illegale copiando e sottraendo informazioni dal Sistema d’informazione Schengen. Questo tipo d’iniziativa e l’inerzia del governo britannico nel rimediare ai propri comportamenti, pone più di un problema”.

Pedro Silva Pereira, portavoce S&D sui negoziati Ue-Regno Unito, ha commentato:

“La natura delle relazioni fra il Regno Unito e l’Unione europea sta cambiando e dobbiamo costruire il partenariato del futuro su basi di reciprocità e fiducia. Qualsiasi forma di cooperazione futura deve fondarsi su alti standard di protezione da entrambe le parti, non solo nel sistema di scambio dei dati, ma anche nell’ambito della cooperazione giudiziaria e di polizia.

“Nelle future relazioni con il Regno Unito, nutriamo l’esigenza di un approccio olistico alla giustizia e agli affari interni, e i negoziati in fase di svolgimento sono la giusta e unica cornice nella quale la discussione su questi temi debba avvenire. Abbiamo piena fiducia in Michel Barnier, la sua squadra di negoziatori e la loro capacità di affermare la nostra posizione per quanto riguarda reciprocità e alti standard di garanzia e protezione dei dati e dei diritti dei cittadini europei”.

Eurodeputati coinvolti
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