Ieri sera, il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE hanno raggiunto un accordo provvisorio sul nuovo Spazio europeo dei dati sanitari.

La legislazione, proposta dalla Commissione europea nel bel mezzo della pandemia di Covid-19, renderà l’assistenza sanitaria transfrontaliera più facile per i pazienti e i medici, promuovendo allo stesso tempo la ricerca e l’innovazione nelle politiche sanitarie. Uno spazio comune di dati sanitari sarà uno strumento prezioso per monitorare meglio e combattere le future pandemie. 

Inoltre, nei difficili negoziati con gli Stati membri in seno al Consiglio dell’UE, i S&D hanno chiesto con successo di salvaguardare la privacy garantendo ai pazienti il diritto di non condividere i loro dati sanitari sensibili per scopi di ricerca, un punto imprescindibile per il Gruppo S&D.

Sara Cerdas, negoziatrice S&D nella commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“Un altro passo verso una vera Unione europea della salute: abbiamo trovato un accordo per lo Spazio europeo dei dati sanitari! Questo regolamento rivoluzionario offrirà opportunità straordinarie per migliorare l’accessibilità, l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria e, allo stesso tempo, potenziare la ricerca medica scientifica, la sorveglianza della salute pubblica e la definizione delle politiche. È importante che i pazienti abbiano un reale controllo e scelta sui propri dati sanitari elettronici, il tutto sostenuto da solide garanzie di fiducia e sicurezza. Non si tratta solo di un passo avanti, ma di un salto verso un’innovazione sanitaria trasformativa.”

L’accordo raggiunto deve essere confermato attraverso l’adozione finale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE.

Petar Vitanov, negoziatore S&D per la commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“Sono stati negoziati difficili. Il Parlamento ha dovuto fare molte concessioni, poiché gli Stati membri erano intransigenti su qualsiasi modifica ai loro sistemi sanitari. Sono orgoglioso del fatto che abbiamo mantenuto la nostra posizione e garantito il controllo dei cittadini sui loro dati sanitari, assicurando anche la possibilità di rendere disponibili i dati, a condizioni rigorose, per scopi di rilevante interesse pubblico.” 

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Portogallo
Capo delegazione
Coordinatore
Bulgaria
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