Questa settimana il Parlamento europeo sta adottando ulteriori misure a sostegno dell’Ucraina, rendendo più efficaci le sanzioni dell’UE e ponendo fine all’impunità per coloro che violano le sanzioni in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Nella votazione in plenaria odierna, gli eurodeputati hanno approvato le nuove norme che armonizzeranno i reati penali legati alla violazione delle sanzioni dell’UE e le conseguenti pene. Oggi, non tutti gli Stati membri considerano reato la violazione delle sanzioni dell’UE e, ove il diritto penale esiste, le disposizioni sulle violazioni delle sanzioni dell’UE differiscono significativamente tra i paesi dell’UE. Le nuove norme rendono inoltre più facile indagare e perseguire le violazioni in tutti gli Stati membri allo stesso modo. 

Domani, mercoledì 13 marzo, gli eurodeputati voteranno la nuova direttiva UE sul recupero e la confisca dei beni. Questa direttiva stabilisce le regole minime per reperire, identificare, congelare, confiscare e gestire efficacemente i beni derivanti da attività criminali, compresa la violazione delle sanzioni dell’UE.

Thijs Reuten, eurodeputato S&D della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni, ha dichiarato:

“Le sanzioni dell’UE esistono per proteggere i valori e la sicurezza europei. La violazione delle sanzioni è un reato ed è fondamentale che tutti gli Stati membri le trattino come tali. Mina la solidarietà europea quando l’UE non è in grado di rispondere in modo unitario alle violazioni delle sanzioni. Con queste nuove regole, stiamo colmando le lacune e rafforzando gli strumenti di politica estera dell’UE. Contribuiranno a indebolire la mano di Putin nel contesto della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina.”

“Rendere più efficaci le sanzioni dell’UE va di pari passo con le nuove norme sul recupero e la confisca dei beni. Grazie a queste regole transfrontaliere, gli oligarchi e gli uomini d’affari che finanziano la guerra illegale di Putin non potranno più nascondersi, poiché i loro beni e le loro proprietà possono essere congelati e confiscati in modo più rapido ed efficiente. Riteniamo che i beni confiscati debbano essere utilizzati per sostenere la ricostruzione dei paesi che si devono confrontare con una guerra di aggressione, come nel caso dell’Ucraina di oggi.”

Eurodeputati coinvolti
Membro
Paesi Bassi