Su iniziativa dei Socialisti e Democratici, oggi il Parlamento europeo ha fatto appello al governo conservatore polacco e al parlamento polacco, per bloccare la legislazione che intende criminalizzare l’educazione sessuale ai minori, con il pretesto di prevenire la pedofilia. Se fosse adottata, la legislazione porterebbe a serie ripercussioni sugli insegnanti, i sanitari, i giornalisti e persino i genitori, col rischio che vengano loro comminate sanzioni penali per aver erogato educazione sessuale, compresa l’informazione sulla contraccezione o sul rischio di sfruttamento sessuale.

Se superasse il vaglio del parlamento, la legislazione non andrebbe solo contro la Carta europea dei diritti fondamentali e le leggi internazionali, ma contravverrebbe anche alla Direttiva europea del 2013 con la quale si richiede agli stati membri, Polonia compresa, di compiere passi significativi per ridurre il rischio d’abuso e sfruttamento sessuale dei bambini.

Evelyn Regner, presidente della commissione parlamentare europea FEMM e negoziatrice S&D della risoluzione, ha dichiarato:

“La proposta di legge è deplorevole e mi ritengo orgogliosa che, su iniziativa dei Socialisti e Democratici di cui sono parte, l’assemblea l’abbia condannata. Sotto la falsa giustificazione di prevenire la pedofilia, i conservatori polacchi vorrebbero bandire l’educazione sessuale dalle scuole e imporre la propria visione retrograda in materia di diritti e salute riproduttiva. Esortiamo la Polonia a rifiutare l’adozione di una legge che riporta il Paese a tempi bui e confligge con i diritti e le libertà fondamentali.

“Erogare educazione sessuale ai giovani non è un crimine, ma bensì parte essenziale del percorso educativo. A causa del web, oggi i bambini sono esposti a una quantità enorme d’informazioni, e possono cadere vittima di pressioni da parte dei propri pari o influencer presenti sui media sociali. Bandire l’educazione sessuale erogata dagli insegnanti o altri professionisti del settore, significa abbandonare i nostri figli, condannarli all’isolamento e all’improvvisazione durante una delle fasi più cruciali e delicate della loro adolescenza. Come madre, desidero che i miei figli sviluppino una concezione positiva e sana del proprio corpo e delle relazioni. Questo prevede la presenza di famiglie solide e la comprensione del lavoro degli insegnanti e degli educatori”.

Tudor Ciuhodaru, negoziatore S&D della risoluzione in commissione LIBE, ha aggiunto:

“Con venticinque anni d’esperienza come medico, e un lavoro di lungo corso all’interno della commissione salute del Parlamento romeno, posso dire senza dubbio che è fondamentale che l’educazione sanitaria sia accessibile ovunque e sempre per qualsiasi cittadino europeo. L’educazione sulla salute riproduttiva, comprese alcune nozioni di base di anatomia e fisiologia, ne è parte integrante. In un’epoca in cui la violenza sessuale è diffusa, specialmente su Internet, e le gravidanze in età adolescenziale rimangono una questione sociale rilevante in tutta Europa, dobbiamo consegnare agli adolescenti gli strumenti e le informazioni che li aiutino a sviluppare una capacità critica di ciò che vedono online o intercettano dai propri pari. Ciò significa fornire loro un’educazione esaustiva sulla salute riproduttiva.

“Infine, non dimentichiamo che la salute sessuale è fondamentale per la salute complessiva e il benessere dell’individuo, e che l’accesso alle cure sanitarie e riproduttive è un diritto dell’essere umano”

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