Le nostre priorità e i nostri risultati nel periodo 2019-2024

Our priorities and achievements 2019-2024
Un’Europa sociale: posti di lavoro di qualità e un tenore di vita dignitoso
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Vogliamo porre fine alla povertà

Vogliamo una strategia globale di lotta alla povertà con obiettivi vincolanti per ridurre la povertà e porre fine al fenomeno dei senzatetto, la revisione delle norme UE sugli aiuti di Stato con l’obiettivo di garantire l’edilizia sociale e lo sviluppo di quartieri diversificati dal punto di vista sociale, obiettivi vincolanti per garantire alloggi a prezzi accessibili (almeno il 30% dei nuovi alloggi destinato ai gruppi a basso reddito e il 30% ai gruppi a medio reddito), un bilancio dedicato di almeno 20 miliardi di euro per la Garanzia europea per l’infanzia e il raddoppio del bilancio del Fondo sociale europeo plus (FSE+) per gli indigenti, nonché una direttiva su adeguati piani di reddito minimo, che garantisca l’integrazione delle persone assenti dal mercato del lavoro.

Sosteniamo l’occupazione transfrontaliera

Vogliamo un mandato più forte per l’Autorità europea del lavoro (ELA) in modo da proteggere meglio i lavoratori mobili, compresi i cittadini dei paesi terzi, l’introduzione di una tessera europea di sicurezza sociale (ESSPASS), come strumento di applicazione a livello unionale per coordinare la sicurezza sociale e garantire un’equa mobilità del lavoro, e il finanziamento dell’UE per le reti di consulenza e sostegno transnazionali per i lavoratori mobili.

Ci battiamo per posti di lavoro di qualità e condizioni di lavoro dignitose

Chiediamo a gran voce una direttiva sull’intelligenza artificiale sul posto di lavoro per garantire il controllo umano delle decisioni relative al lavoro e per tutelare i diritti fondamentali e sociali dei lavoratori, una direttiva sui tirocini di qualità per porre fine allo sfruttamento dei giovani e per far sì che i tirocinanti e gli stagisti siano retribuiti in modo equo, e una direttiva sull’informazione, la consultazione e la partecipazione dei lavoratori applicabile a tutte le forme societarie, alle catene di subappalto e ai franchising, al fine di anticipare i cambiamenti come le riqualificazioni, la trasformazione digitale e i cambiamenti climatici.

Vogliamo che la revisione della direttiva sui comitati aziendali europei migliori l’informazione e la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori delle multinazionali, eviti gli abusi delle clausole di riservatezza da parte dei dirigenti e preveda sanzioni efficaci. Vogliamo anche la revisione della direttiva sul lavoro temporaneo per porre fine agli intermediari del mercato del lavoro che non rispettano il diritto dell’UE e per garantire la parità di trattamento dei lavoratori, compresi quelli stagionali e mobili.

Vogliamo anche una limitazione delle catene di subappalto e chiare regole di responsabilità per i subappalti.

La vostra salute e sicurezza sul lavoro sono la nostra priorità

Nel nostro impegno a sostegno dei lavoratori, sosteniamo diverse direttive basilari per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata e per proteggere il benessere. In primo luogo, proponiamo una direttiva che porti avanti il diritto alla disconnessione e definisca condizioni chiare per il telelavoro. Riconoscendo l’importanza della salute mentale, chiediamo una direttiva che si occupi specificamente dei rischi psicosociali e promuova il benessere generale sul posto di lavoro. Inoltre, sottolineiamo l’importanza di una direttiva che tratti il problema dei disturbi muscoloscheletrici legati al lavoro, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro più sano ed ergonomico. Inoltre, siamo favorevoli a una direttiva che garantisca il riconoscimento e l’adeguato risarcimento delle malattie professionali, come la depressione, il burn-out e il cancro della pelle. 

Vogliamo rafforzare il modello sociale europeo

Abbiamo rivolto i nostri sforzi verso l’integrazione del Pilastro europeo dei diritti sociali e di un protocollo sul progresso sociale nei trattati dell’UE, per proteggere i diritti sociali allo stesso livello delle libertà economiche nel mercato unico. Vogliamo anche un patto per lo sviluppo sostenibile e il progresso sociale che renda obbligatori gli obiettivi di sostenibilità e sociali. Per quanto riguarda la spesa pubblica, vogliamo una condizionalità sociale, ovvero che non un solo euro del bilancio dell’UE possa essere speso per progetti che non rispettano i diritti sociali e del lavoro. In generale, vogliamo proteggere le persone dalle politiche di austerità e prevenire i rischi sociali derivanti dalle azioni politiche e dalle riforme economiche. 

Serve resilienza in tempo di crisi

Vogliamo l’istituzione di un sistema europeo di riassicurazione dei sussidi di disoccupazione per sostenere temporaneamente i sistemi nazionali in tempi di crisi e la prosecuzione dello strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un’emergenza (SURE) quale strumento permanente per sostenere i regimi occupazionali a tempo ridotto in tempi di crisi.