Nell’accogliere le proposte di legge della Commissione europea sui servizi e i mercati digitali, lungamente attese, i Socialisti e Democratici chiedono regole più stringenti in materia di trasparenza, annunci pubblicitari mirati e personalizzati e l’applicazione delle norme nella sfera digitale.

Tiemo Wölken, negoziatore S&D sull’iniziativa di Legge sui servizi digitali in commissione affari legali, ha dichiarato:

“La Legge sui servizi digitali darà all’Europa una vera e propria Costituzione digitale. Norme chiare forniranno certezza legale per le piattaforme e la salvaguardia dei diritti fondamentali degli utenti. Sono particolarmente soddisfatto della scelta della Commissione di seguire le raccomandazioni del Parlamento nello specificare le regole procedurali dei meccanismi di ‘notice and action’.

“Tuttavia, la proposta rimane incompleta sotto alcuni aspetti. Gli obblighi di trasparenza per gli annunci pubblicitari online sono un importante primo passo, ma non sono sufficienti a contrastare la convenienza economica della diffusione di contenuti dannosi e di spunti di disinformazione. Finché gli annunci pubblicitari mirati e personalizzati genereranno profitto, le piattaforme continueranno a pubblicare e a mettere in evidenza quei contenuti che catturano l’attenzione dell’utenza. Ritengo comunque positivo l’obbligo per le grandi piattaforme di fornire agli utenti un maggior numero di opzioni per influenzare i parametri di cura e organizzazione dei contenuti e i sistemi di raccomandazione.

“Un altro tassello che manca è la definizione dei requisiti d’interoperabilità per le piattaforme di hosting dei contenuti. Questo darebbe agli utenti una reale possibilità di scelta, anziché tenerli bloccati in ambienti dominati da logiche di proprietà.

“Nutro dei dubbi anche sul fatto che gli organismi nazionali siano adatti a garantire una supervisione efficace. Per le maggiori piattaforme è prevista una supervisione a livello europeo. Regole armonizzate richiedono un’applicazione altrettanto armonizzata e io non capisco perché ciò non debba valere per tutte le piattaforme”.

Alex Agius Saliba, negoziatore S&D sulla Legge sui servizi digitali nella commissione per la protezione dei consumatori, ha aggiunto:

“Le piattaforme online sono diventate indispensabili nelle nostre vite. Tuttavia, hanno acquisito un potere sempre maggiore, arrivando a essere le artefici delle proprie regole e di ambienti digitali su misura per i propri interessi particolari. Le compagnie digitali internazionali hanno utilizzato il proprio potere e la propria capacità di sorveglianza degli utenti, arrivando a decidere cosa possiamo dire e leggere e cosa possiamo comprare online. I consumatori sono stati esposti a truffe e prodotti difettosi, senza alcuna protezione legale online.

“Ora è venuto il momento di adeguarci a queste nuove realtà mediante una revisione di regole ormai superate, necessaria e attesa da vent’anni. I tempi sono quanto mai maturi per mostrare l’ambizione e la determinazione necessarie a garantire la sicurezza degli utenti, la protezione dei consumatori, la trasparenza, la responsabilità, ad agire sugli annunci pubblicitari mirati, e a porre un freno alla capacità dei giganti del digitale di tenere in pugno l’economia digitale a proprio unico vantaggio.

“La DSA (Digital Service Act) e la DMA (Digital Markets Act) non dovrebbero essere funzionali alla massimizzazione dei già enormi profitti dei giganti del digitale, quanto alla creazione di spazi digitali sicuri per gli utenti, ambienti online in cui sia garantito il rispetto dei diritti fondamentali, dell’interesse pubblico, dei diritti degli utenti e dei consumatori. Non è l’Europa a doversi adeguare alle regole stabilite dalle grandi società digitali, ma quest’ultime a doversi adeguare alle nostre leggi”.

Ismail Ertug, vicepresidente S&D responsabile per la digitalizzazione, ha commentato:

“Grandi poteri comportano grandi responsabilità. Sfortunatamente, i custodi delle piattaforme hanno ignorato la responsabilità e la trasparenza, consentendo un aumento incontrollato del loro potere di mercato. Le piattaforme devono essere messe di fronte alle loro responsabilità e assumerle pienamente, e noi dobbiamo rendere i mercati più accessibili alle start-up e alle PMI.

“Regole chiare e vincolanti sono indispensabili per riportare su un piano più equilibrato un mercato digitale che in questo momento è totalmente sbilanciato a favore delle piattaforme. Ci attendiamo che la Commissione proponga regole ambiziose per il mercato digitale che siano funzionali per tutti”.

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