Così come richiesto dal Gruppo S&D e dall’Europarlamento, oggi il Consiglio europeo ha varato sanzioni contro i leader del colpo di stato militare e antidemocratico in Myanmar. I Socialisti e Democratici affermano il loro sostegno per un ritorno alla democrazia nel Paese del Sud-est Asiatico e chiedono il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici.

Marianne Vind, europarlamentare e portavoce S&D sul Sud-est Asiatico, ha dichiarato:

“I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo sono al fianco della popolazione del Myanmar. L’esperienza di dieci anni di democrazia ha fatto presa sulla gente, che non consentirà alla giunta militare di portare le lancette dell’orologio indietro di dieci anni. Centinaia di migliaia di persone stanno protestando e scioperando in tutto il Paese, nonostante la tattica del terrore, gli arresti e la violenta stretta messa in atto dai militari. Chiediamo che i prigionieri politici siano lasciati liberi immediatamente.

“Siamo lieti di vedere che il Consiglio europeo abbia intrapreso delle azioni per punire chi sta facendo violenza alla democrazia e alla libertà in Myanmar. Il nostro sostegno alle sanzioni contro il colpo di stato militare è totale, con particolare riferimento alle sanzioni varate dall’Ue contro le alte sfere del Tatmadaw, l’esercito del Myanmar, compreso il Comandante in capo Min Aung Hlaing. La situazione cambia giorno dopo giorno ed è assolutamente vitale che l’Ue continui a monitorarla e a definire ulteriori sanzioni contro gli interessi dei militari, se necessario”.

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