Iratxe García chiede l'immediata sospensione dell'accordo UE-Israele nel contesto del conflitto mediorientale

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Il leader di S&D Iratxe García prenderà la parola oggi durante la sessione plenaria a Strasburgo per affrontare la situazione in Medio Oriente, in particolare lo stato dell'Accordo di associazione UE-Israele, la crisi umanitaria in corso a Gaza e l'escalation militare tra Israele e Iran. García chiederà la sospensione dell'Accordo di associazione UE-Israele in risposta alla crudeltà e agli abusi del governo Netanyahu. Denuncerà inoltre la distruzione di Gaza e si farà portavoce del popolo israeliano indignato per lo sterminio di Gaza. García condanna la pericolosa escalation tra Israele e Iran ed esorta la diplomazia dell'UE a intervenire per fermare la spirale di attacchi, riprendere i colloqui sul nucleare ed evitare un devastante conflitto regionale.

Iratxe García, capogruppo S&D, ha dichiarato:

"Più di 55.000 civili uccisi, il 94% degli ospedali distrutti e l'80% del territorio di Gaza devastato. E coloro che riescono a sopravvivere lo fanno in condizioni di sovraffollamento, senza acqua, medicine o cibo. Cos'altro deve succedere per riconoscere che il governo Netanyahu viola sistematicamente l'articolo 2 dell'accordo di associazione con l'Unione Europea?

"Chiediamo l'immediata sospensione dell'intero accordo, politico e commerciale. È una questione di coerenza con i nostri valori e con quelli dell'umanità". Fino a quando la Presidente von der Leyen continuerà a voltarsi dall'altra parte di fronte a un governo che ha fatto della violazione del diritto internazionale una dottrina?

"Mettiamo fine alla paralisi e ai due pesi e due misure. È necessario vietare la fornitura di armi a Israele, congelare i beni dei responsabili politici, militari e commerciali che sostengono l'occupazione illegale e garantire che gli Stati membri rispettino le decisioni della Corte penale internazionale.

"Voglio chiarire che il popolo di Israele non è il governo genocida di Netanyahu. Mentre migliaia di cittadini chiedono a gran voce il rilascio degli ostaggi e la fine dello sterminio, Netanyahu continua a dirottare la politica nazionale. Quale tradimento più grande potrebbe esserci nei confronti del popolo di Israele se non quello di aver finanziato Hamas con 30 milioni di dollari al mese dal 2018?

"Chiediamo il riconoscimento dello Stato palestinese. La soluzione dei due Stati non è uno slogan vuoto, è l'unico modo realistico per garantire la sicurezza di Israele e la dignità della Palestina".

"Di fronte alla pericolosa escalation tra Israele e Iran, l'Unione europea non può limitarsi a guardare in disparte. La nostra diplomazia deve agire con urgenza per fermare la spirale di attacchi, riprendere i colloqui sul nucleare ed evitare un devastante conflitto regionale."

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