I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo lanciano un appello alla Commissione e agli stati membri affinché i Paesi del Balcani Occidentali siano coinvolti nelle azioni intraprese per contenere la diffusione del coronavirus in Europa. L’Ue dovrebbe consentire loro di disporre degli strumenti di pre-accesso inutilizzati per fronteggiare la crisi, prendere in considerazione la possibilità di smobilizzare fondi residuali di strumenti finanziari esterni e permettere ai Paesi dei Balcani Occidentali di acquistare dagli altri stati membri, attrezzature e dispositivi medici come mascherine e ventilatori polmonari.

Kati Piri, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha dichiarato:

“Come dappertutto in Europa, il numero di casi accertati di coronavirus nei Paesi dei Balcani Occidentali è in costante crescita. Siamo tutti nella stessa situazione. Il virus non conosce confini o nazionalità. Se vogliamo combatterlo efficacemente, non dobbiamo dimenticarci dei Paesi del centro Europa.

“Come Socialisti e Democratici esortiamo la Commissione europea e gli stati membri a coinvolgere i Balcani Occidentali nei nostri sforzi comuni e nei provvedimenti per prevenire e combattere gli effetti della pandemia”.

Tonino Picula, coordinatore S&D nella commissione affari esteri e relatore dell’Europarlamento sull’allargamento ai Balcani Occidentali, ha dichiarato:

“Non dobbiamo lasciare i Balcani Occidentali da soli nello sforzo per uscire da questa straordinaria crisi sociale ed economica provocata dal coronavirus. La prima prova di solidarietà sarebbe aiutarli a garantire l’equipaggiamento necessario ai propri sistemi sanitari per gestire e trattare la malattia, in quanto spesso sottofinanziati e in carenza cronica di personale medico, che tende a emigrare altrove alla ricerca di migliori condizioni di lavoro. Riteniamo quindi che andrebbero esclusi dal nuovo sistema di autorizzazione all’export di dispositivi di protezione per i Paesi terzi, e autorizzati ad acquistare attrezzature e dispositivi medici vitali come le mascherine sul mercato europeo.

“Abbiamo bisogno di maggior flessibilità sui fondi di pre-accesso (IPA) per rendere subito disponibili i soldi necessari ad affrontare il virus. Così come gli stati membri, i Balcani Occidentali dovrebbero essere autorizzati a disporre dei fondi inutilizzati, per comprare tamponi e dispositivi medici di protezione, o intraprendere qualsiasi altra iniziativa volta ad attutire lo gli shock dell’epidemia.

“Nonostante ci si trovi in circostanze del tutto straordinarie, il processo di allargamento dovrebbe continuare ad un ritmo più rapido e costante, grazie al nuovo metodo di accesso varato quest’anno. Salutiamo positivamente il via libera dato dal Parlamento dei Paesi Bassi nella giornata di lunedì e chiediamo all’Ue di partire coi negoziati con l’Albania e la Macedonia del Nord il prima possibile”.

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