Stiamo raggiungendo rapidamente il punto di crisi. Il tempo a disposizione si sta esaurendo. In vista del COP25, la Conferenza sui cambiamenti climatici che si aprirà a breve a Madrid, il Parlamento europeo deve immediatamente dichiarare lo stato di emergenza climatica e fare pressione sugli stati membri e la Commissione, affinché assumano il controllo della situazione e mettano in campo proposte concrete d’azione per invertire il processo di riscaldamento globale.

Miriam Dalli, vicepresidente S&D per un New Green Deal, ha dichiarato:

“I Socialisti e Democratici non smetteranno di lottare per questa causa. Il COP25 segnerà un punto di svolta nella lotta contro il cambiamento climatico. Gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Trump, hanno iniziato formalmente le procedure per il ritiro dagli Accordi di Parigi; i cittadini europei e non solo, ora guardano all’Europa come attore capace di prendere in mano le redini del cambiamento.

“A seguito del voto di ieri sulla risoluzione COP25 all’interno della commissione ambiente del Parlamento europeo, il Gruppo S&D proporrà un emendamento con il quale si chiede al Parlamento di dichiarare lo stato di emergenza climatica. Nell’ambito dei negoziati internazionali sul clima, L’Unione europea deve agire unita e dare l’esempio attraverso azioni e misure concrete.

“Nella risoluzione COP25, i Socialisti e Democratici hanno chiesto che l’Unione europea riveda i propri obiettivi di riduzione delle emissioni da gas serra entro il 2030, portandoli al 55% rispetto ai livelli del 1990, con lo scopo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050”.

Jytte Guteland, coordinatrice S&D in commissione ambiente, ha poi aggiunto:

“Il voto di ieri è un passo importante per far sì che il Parlamento europeo assuma un solido mandato progressista all’interno del COP25 di Madrid. Le persone di tutto il mondo chiedono azioni per ridurre le emissioni. Noi Socialisti e Democratici condividiamo questo senso d’urgenza d’intraprendere azioni a livello Ue per mitigare i cambiamenti climatici. Per esperienza, sappiamo quanto sia importante il ruolo del Parlamento nell’ambito del COP, per spingere le parti a raggiungere accordi ambiziosi.

“L’Unione europea dispone degli strumenti economici, ma ha anche la responsabilità di dare l’esempio in questo processo globale. Il primo passo è quello d’individuare i nostri obiettivi climatici entro il 2030. Allineare i nostri obiettivi a quelli sanciti dagli accordi di Parigi, significa non solo dare dimostrazione al resto del mondo che il New Green Deal è possibile, ma metterne in luce anche l’enorme potenziale per le nostre società”.

Mohammed Chahim, relatore S&D sulla risoluzione COP25, ha dichiarato:

“Siamo in emergenza climatica: ora è il momento di essere ambiziosi e agire di conseguenza. Gli europei non sono più disposti a sentire solo parole dai politici. Ciò di cui abbiamo bisogno sono piani concreti per garantire che questa transizione riguardi tutti e non lasci indietro nessuno. È fondamentale che tutti i settori apportino il proprio contributo per raggiungere gli obiettivi di Parigi, e che la trasformazione investa tanto il settore marittimo, quanto quello dell’aviazione o quello agricolo”

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