Durante un intervento che precede il voto nel Parlamento europeo previsto nella tarda giornata di oggi, su una risoluzione che intende proteggere i lavoratori transnazionali e stagionali con particolare riferimento al contesto di crisi da COVID-19, Agnes Jongerius, eurodeputata S&D e portavoce in materia d’occupazione, ha dichiarato:

“Come parte vitale del lavoro nelle fattorie, negli allevamenti e nei mattatoi, i lavoratori transnazionali e stagionali hanno contribuito a garantire l’approvvigionamento di prodotti alimentari freschi per le nostre tavole durante il lock-down, ma troppo spesso i loro diritti sociali e di lavoratori sono stati negati. L’ampia diffusione del COVID-19 nelle strutture del settore agroalimentare ha rivelato una mancanza di misure di protezione e numerosi casi di sfruttamento. Non più tardi di ieri, un nuovo caso scandalo all’interno di uno dei maggiori mattatoi d’Europa, con centinaia di nuove infezioni, ha portato alla luce le precarie ed esecrabili condizioni di lavoro, la mancanza di mezzi di trasporto sicuri e alloggi decenti in cui il distanziamento sociale è un lusso inarrivabile. I lavoratori non possono essere utilizzati secondo una logica usa e getta.

“Dobbiamo fare in modo che i datori di lavoro e le agenzie di somministrazione di lavoro interinale si assumano la responsabilità della loro condotta scorretta. Dobbiamo definire condizioni chiare per l’istituzione di agenzie di lavoro temporaneo e il potenziamento degli ispettorati del lavoro negli stati membri. I lavoratori meritano parità di trattamento e di retribuzione sul posto di lavoro. Ci attendiamo che la Commissione riveda le direttive attuali e proponga linee guida esaurienti per garantire che i lavoratori stagionali e transnazionali siano trattati in modo giusto e lavorino e si muovano in totale sicurezza”.

Gabriele Bischoff, eurodeputata S&D responsabile del coordinamento della previdenza sociale, ha aggiunto:

“La libertà di vivere e lavorare in un altro stato Ue è uno dei pilastri dell’Unione europea. Ma la mobilità lavorativa non deve essere solo libera, deve essere anche giusta. A molti, troppi, degli 1,9 milioni di lavoratori distaccati e dei 2,3 milioni di lavoratori transnazionali in Europa, non sono garantiti diritti sociali e sul lavoro. Per porre rimedio a questa situazione deplorevole, l’Agenzia europea del lavoro deve svolgere pienamente il proprio ruolo, specialmente per quanto concerne le ispezioni sui luoghi di lavoro e la denuncia di abusi. Chiediamo agli stati membri di portare a termini urgentemente i negoziati sul coordinamento della previdenza sociale. Solo grazie a regole moderne e adeguate allo scopo, e a una previdenza sociale europea, riusciremo a porre fine alle frodi sociale e agli abusi dei lavoratori mobili”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Germania
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
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