Dopo una lunga battaglia politica, oggi il Parlamento europeo ha respinto i tentativi di liberalizzare ulteriormente il trasporto stradale professionale e di indebolire i diritti esistenti. Sotto la pressione degli europarlamentari progressisti, il Parlamento ha respinto le tre proposte della Commissione sugli aspetti sociali del primo pacchetto sulla mobilità (distacco dei conducenti, orari di lavoro e di riposo e cabotaggio) e li ha rimandati in commissione Trasporti. Il gruppo S&D auspica che la Commissione europea ascolterà il Parlamento e presenterà una nuova proposta che rafforzerà e non pregiudicherà le condizioni di lavoro dei camionisti e dei conducenti di autobus.

La vicepresidente S&D per la sostenibilità Kathleen Van Brempt dichiara:

“Sono in gioco il benessere di 3,6 milioni di conducenti professionisti e la sicurezza di tutti gli altri conducenti e passeggeri di autobus e pullman: per questo oggi abbiamo dovuto respingere il tentativo di approvare una nuova legislazione che potrebbe riportarci indietro nel tempo e mettere in pericolo i diritti esistenti.

“Dobbiamo trovare il giusto equilibrio per garantire che i diritti dei lavoratori siano tutelati, lasciando spazio sufficiente alle imprese, in particolare alle Pmi, per svilupparsi. Questa è la nostra sfida e noi S&D abbiamo proposte specifiche per raggiungerlo.

“Non possiamo accettare la mossa del relatore del Ppe Wim Van de Camp che intendeva legalizzare il riposo settimanale regolare di 45 ore in cabina, dopo che la Corte di Giustizia europea ha stabilito l'anno scorso che questo era vietato Per i Socialisti e Democratici, il riposo significa, e significherà sempre, che il lavoratore può disporre liberamente del proprio tempo, significa che i conducenti trovino comodi letti per dormire, con acqua corrente, servizi igienici puliti e docce calde nelle vicinanze. Continueremo a lottare per un'Europa umana e sociale.

“Ora la Commissione europea ha l'opportunità di ascoltare il Parlamento e di presentare una nuova proposta in cui i diritti dei lavoratori siano rispettati”.

Il portavoce S&D per i trasporti, Ismail Ertug, che è anche l'autore del rapporto parlamentare sul cabotaggio, afferma:

“Difficile trovare un settore cosi’ transnazionale, e quindi europeo, come quello dei trasporti: fortunatamente, il  gruppo S&D è stato in grado di prevenire un'ulteriore deriva rispetto alla già allarmante situazione in cui molti conducenti europei si trovano. Se la maggioranza conservatrice-liberale del Parlamento europeo non ci contrastasse con tanta veemenza, oggi potrebbe essere un grande giorno per un'Europa più sociale, per il riavvicinamento economico tra Oriente e Occidente. Non è stato cosi’, purtroppo, ma noi Socialisti continueremo a lottare”.

La portavoce S&D per l'occupazione, Agnes Jongerius, relatrice del Parlamento sul distacco di lavoratori, aggiunge:

“Senza la nostra resistenza, la liberalizzazione sfrenata nel settore stradale sarebbe ormai realtà. Non possiamo permettere che ci siano guidatori di prima e seconda classe in Europa, senza parità di retribuzione per lo stesso lavoro. Non possiamo stare a guardare e vedere come la concorrenza stia diventando più ingiusta per le aziende oneste. Inoltre, dobbiamo porre fine alla situazione da far west sulle nostre strade. Abbiamo appena rivisto la direttiva sul distacco dei lavoratori. Perché i conducenti non dovrebbero beneficiare delle nuove regole?

“Abbiamo bisogno di salari giusti e condizioni di lavoro dignitose per tutti coloro che trasportano le nostre merci e che ci portano da un posto all’altro. I conducenti possono contare sul nostro supporto. Invitiamo la Commissione a fare i compiti e a presentare proposte migliori per l'applicazione della legislazione sociale esistente”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
Capo delegazione
Membro
Belgio