Oggi, una maggioranza progressista, guidata dai S&D, ha esortato con successo il Parlamento europeo ad approvare due atti legislativi cruciali, volti a ridurre le emissioni nocive degli autocarri e dell’industria: rispettivamente la revisione della direttiva sui pesi e le dimensioni dei camion per adeguare il trasporto merci al Green Deal e la revisione della direttiva sulle emissioni industriali.

La riduzione dell’inquinamento proveniente dall’industria e dal settore dei trasporti per proteggere l’ambiente e la salute pubblica è un aspetto chiave del Green Deal, che il Gruppo S&D ha posto al centro del programma della Commissione all’inizio di questa legislatura e che ora sta realizzando.

La revisione delle norme relative ai pesi e alle dimensioni massime degli autocarri costituisce un forte incentivo all’aumento del trasporto stradale a emissioni zero, insieme alla promozione delle operazioni multimodali via treno e via nave, che apriranno la strada a un trasporto merci più sostenibile nell’UE (1).

Isabel García Muñoz, relatrice del Parlamento europeo in merito alla direttiva sui pesi e le dimensioni degli autocarri, ha dichiarato:

“I veicoli a emissioni zero devono diventare la spina dorsale del trasporto stradale se vogliamo che il settore raggiunga i suoi obiettivi di decarbonizzazione. Le nuove norme permetteranno di incentivare realmente le aziende a passare ad autocarri a emissioni zero e a rendere il trasporto merci su strada più sostenibile e sicuro. Trasportando lo stesso carico con meno veicoli e meno viaggi, possiamo ottenere una significativa riduzione delle emissioni. Abbiamo anche fatto pressione con successo per ottenere regole più rigide in merito all’uso dei mega-truck, con una valutazione preventiva del loro impatto sulla sicurezza stradale, sulle infrastrutture, sulla cooperazione modale e sull’ambiente.”

Oggi sono state approvate anche le norme riviste relativamente alla direttiva sulle emissioni industriali (IED), che contrasterà e ridurrà le emissioni tossiche nell’aria, nell’acqua e nel suolo da un’ampia gamma di fonti industriali (2).

Mohammed Chahim, negoziatore S&D per la revisione della direttiva sulle emissioni industriali, ha dichiarato:

“Le emissioni industriali rappresentano una minaccia per l’ambiente e la nostra salute. Limiti più severi alle emissioni in un ampio spettro di industrie fortemente inquinanti eviteranno molte morti premature causate da asma, bronchite e cancro. La direttiva sulle emissioni industriali approvata includerà per la prima volta non solo gli inquinatori pesanti come i produttori di metalli, cemento, vetro e prodotti chimici, ma anche le grandi fabbriche di batterie, le attività minerarie e più allevamenti di suini e pollame rispetto al passato. Questa revisione consentirà all’industria di avere il tempo sufficiente per innovare, riducendo le emissioni nocive e migliorando l’uso delle risorse, garantendo al contempo condizioni di parità. Tutti ne godranno i frutti: le persone, il pianeta e l’industria dell’UE!”

Note ai redattori:

(1)    Poiché gli autocarri e gli autobus sono responsabili del 28% delle emissioni di gas serra del trasporto stradale, è fondamentale migliorare l’efficienza energetica delle operazioni di trasporto merci su strada e ridurre queste emissioni. Il 96,3% di tutti gli autocarri dell’Unione è ancora alimentato a diesel. Poiché la tecnologia a zero emissioni richiede un peso o un volume maggiore rispetto ai motori a combustione interna, le attuali norme sui pesi e sulle dimensioni pongono i veicoli pesanti a zero emissioni in una posizione di svantaggio rispetto agli autocarri diesel; sono quindi necessari ulteriori incentivi per garantire condizioni di parità. Sotto la guida dei S&D, la direttiva rivista aggiornerà le norme sui pesi e le dimensioni per incentivare l’utilizzo di autocarri a emissioni zero; sosterrà la movimentazione delle merci attraverso il trasporto intermodale che combina strada, ferrovia e trasporto marittimo; entro il 2035, tutti gli autocarri da 44 tonnellate coinvolti nelle operazioni transfrontaliere dovranno essere a emissioni zero.

(2)    La direttiva disciplina molte categorie di industrie fortemente inquinanti come: grandi impianti di combustione, raffinerie, trattamento e incenerimento dei rifiuti, allevamenti di suini e pollame, nonché produttori di metalli, cemento, vetro e prodotti chimici. Durante i negoziati, il Gruppo S&D è riuscito a estendere il suo campo di applicazione alle grandi fabbriche di batterie, alle attività minerarie e a un numero maggiore di allevamenti di suini e pollame rispetto a quelli attuali, contribuendo al contempo alla definizione di limiti di emissione di inquinanti tossici e dannosi per l’ambiente più severi, ma raggiungibili. Inoltre, i S&D hanno ottenuto che a partire dal 2030, le aziende dovranno presentare piani di trasformazione completi che evidenzino come contribuiranno all’affermazione di un’economia sostenibile, circolare e neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Paesi Bassi
Coordinatrice
Spagna
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