S&D: la nuova Guardia costiera Ue deve mettere al centro i valori umani europei

Oggi, la commissione Affari interni e libertà civili del Parlamento ha stabilito le sue richieste per la nuova Guardia costiera e di confine europea proposta dalla Commissione europea. I Socialisti e Democratici accolgono con favore la creazione di un’agenzia per gestire i confini esterni dell’Ue e ridurre la pressione su alcuni Stati membri, ma chiedono anche che questa agenzia partecipi attivamente alle operazioni di ricerca e salvataggio per soccorrere i migranti che rischiano la propria vita in mare.

L’eurodeputato Péter Niedermüller, portavoce S&D per la Guardia costiera e di confine europea, ha detto:

“È necessariae e urgente un’azione congiunta per gestire in modo efficiente  i nostri confini, ma ribadiamo che questa agenzia deve mettere al centro i valori europei. Per questo insistiamo perché la ricerca e il soccorso costituiscano una componente della gestione integrata dei confini europei, e vogliamo che l’agenzia abbia una responsabilità specifica per questo compito.

“Sembra che solo nello scorso fine settimana siano scomparsi nel Mediterraneo circa 700 migranti, e secondo l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati (UNHCR) la scorsa settimana circa 15.000 migranti hanno lasciato il Nord Africa e stanno cercando di raggiungere l’Italia. Dobbiamo assolutamente potenziare le capacità dell’Ue per affrontare questa crisi umanitaria attraverso la solidarietà tra Stati membri e la cooperazione con i nostri vicini.

“La creazione della nuova agenzia sarà un passo positivo per gestire meglio i flussi di migranti verso l’Ue, ma non sarà una soluzione che rivoluzionerà complessivamente la politica migratoria, dal momento che resta ancora molto da fare per quanto riguarda le regole europee comuni in materia di asilo, la ricollocazione, il reinsediamento e il rafforzamento dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo”.

La portavoce S&D per le libertà civili e gli affari interni, Birgit Sippel, ha detto:

“Il gruppo S&D ha introdotto alcuni emendamenti alla proposta iniziale, per rafforzare la protezione dei diritti fondamentali e il rispetto del principio di non respingimento negli articoli chiave del testo, di modo che nessuna vittima di persecuzione debba fare ritorno a una situazione pericolosa.

“Abbiamo inoltre chiesto che le guardie di confine siano in grado di informare i migranti riguardo ai loro diritti di protezione internazionale, e possano rinviarli alle autorità nazionali competenti o all’UESA, dal momento che le guardie di confine sono spesso il primo contatto per i cittadini di paesi terzi che giungono ai confini dell’Ue.

“La nuova agenzia avrà più potere e competenze dell’attuale Frontex, e quindi dovrebbe essere più responsabile. Chiediamo che lavori in piena trasparenza e che il Parlamento sia coinvolto nella nomina del suo direttore esecutivo”.

Adesso il Parlamento europeo negozierà con la Commissione e il Consiglio dell’Ue sulla base della posizione adottata oggi.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania