Il gruppo S&D chiede che sia aperta un'indagine trasparente e indipendente sull'imbroglio sulle emissioni di Volkswagen

I Socialisti e Democratici lanciano un appello alla trasparenza per i test sull'inquinamento sulle automobili Volkswagen e per tutti gli altri produttori di auto che potrebbero potenzialmente utilizzare dispositivi per manipolare i livelli di emissione.

Kathleen Van Brempt, vicepresidente S&D, ha affermato:

“È il momento dell'onestà. Deve esserci totale trasparenza non solo circa l'impatto di questo software scoperto negli Stati Uniti, ma anche riguardo ogni frode di questo genere in Europa.

“Le autorità europee dovrebbero collaborare pienamente con l'Agenzia Usa per la tutela dell'ambiente (EPA), e anche la Commissione europea dovrebbe aprire un'indagine sul territorio Ue.

“Questo software non solo mette a rischio la salute dei cittadini, ma imbroglia i consumatori che pagano per un'automobile che teoricamente dovrebbe stare sotto certi livelli di inquinamento, quando invece le emissioni reali deviano significativamente dai livelli consentiti.

“Sappiamo che attualmente anche i test che si effettuano per controllare le emissioni delle auto non sono accurati perché basate su condizioni di laboratorio irrealistiche, lontani dalle condizioni reali di guida*. Lo scandalo Volkswagen fa luce sull'estrema necessità di riformare i test: sollecitiamo la Commissione e gli Stati membri a presentare proposte per test sulle emissioni effettuati in condizioni di guida reali (Real-world Driving Emission, RDE).

“I test RDE devono garantire che le emissioni riflettano nella realtà gli standard sulla carta, di modo che le automobili sul mercato rispettino finalmente i limiti Euro 6 concordati quasi 10 anni fa”.

Mattias Groote, portavoce S&D sull'ambiente, ha affermato:

“Su questo scandalo occorrono trasparenza piena, un'indagine accurata e totale chiarezza.

“I Socialisti e Democratici lo dicono da anni, sono necessari cicli di test più realistici e affidabili”.

*Le emissioni reali di ossidi di azoto sono da 3 a 22 volte più alti rispetto ai limiti legali ottenuti nei test ufficiali in laboratorio, secondo "Transport and Environment"

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