In vista dell'incontro dei ministri Ue dei Trasporti in programma martedi' prossimo, i Socialisti e Democratici hanno inviato una lettare al commissario all'Industria, Elżbieta Bieńkowska, al commissario all'Ambiente, Karmenu Vella, al commissario ai Trasporti, Violeta Bulc e ai ministri dei 28 Stati membri chiedendo che vengano intraprese azioni specifiche per rispondere alle violazioni e all'applicazione blanda della legislazione Ue emerse dall'inchiesta sul Dieselgate del Parlamento europeo.

La commissione d'inchiesta del Parlamento europeo sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS) ha scoperto che diversi produttori d'auto hanno disattivato parti essenziali dei sistemi di controllo delle emissioni dei veicoli in vari test condotti in condizioni normali di guida. Sebbene cio' sia consentinto dalla normativa Ue in quei casi in cui si rende necessario proteggere il motore da danni e incidenti e in cui occorre garantire la sicurezza nell'abitacolo, le prove fornite alla commissione EMIS hanno dimostrato che tali eccezioni non si applicavano ai casi sotto esame.

Ecco perché i Socialisti e Democratici hanno inviato oggi una lettera, co-firmata dai membri di altri gruppi politici al Parlamento europeo, chiedendo:

Primo: che i ministri responsabili per le autorità di omologazione e per le autorità di vigilanza del mercato ottengano dai produttori tutte le informazioni necessarie, in particolare sui sistemi di ricircolo dei gas di scarico (gli EGR, che dovrebbero essere disattivati solo per evitare danni al motore causati dalla condensazione a basse temperature).

I primi risultati delle indagini nazionali in Francia, Germania e Regno Unito hanno posto le basi per   ulterior test e indagini volti a stabilre quali strategie di controllo delle emissioni sono state attuate dai produttori d'auto.

Secondo: che i regolamenti Ue siano applicati in maniera adeguata e armonizzata in tutti gli Stati membri, con un approccio comune che porti ad individuare quegli impianti che vanno definiti “di manipolazione”. Nei casi in cui le regole siano state violate o in cui i produttori non abbiano fornito informazioni, si devono ritirare le omologazioni e procedere con delle sanzioni.

La lettera è stata firmata da Seb Dance, eurodeputato e coordinatore S&D in commissione EMIS e dai colleghi coordinatori Bas Eickhout (Verdi), Eleonora Evi (EFDD) e Merja Kyllönen (GUE), dalla vicepresidente della commissione Kateřina Konečná (GUE), dal co-relatore in EMIS Gerben-Jan Gerbrandy (ALDE).

Qui il testo completo della lettera.