Il Parlamento europeo ha dichiarato lo stato d’emergenza climatica il 28 novembre 2019 e da allora abbiamo lavorato incessantemente per far sì che l’Europa fosse guida ed esempio per il mondo nel combattere la crisi.

Il nostro Green Deal europeo ha posto l’Europa su un binario di crescita sostenibile e prosperità di lungo periodo. Ci battiamo per una transizione verde ma dal cuore rosso. Abbiamo quindi garantito che la strategia Ue sul cambiamento climatico fosse accompagnata dal Fondo sociale per il clima, un programma di robusti meccanismi di giustizia sociale e solidarietà che compensino i costi della transizione per i più vulnerabili delle nostre società, per assicurarci che la transizione verso un’Europa ecologica e sostenibile, sia anche socialmente giusta. La transizione sarà tale solo se sarà socialmente giusta: diversamente non vi sarà alcuna transizione.

Nel luglio 2021 approvammo finalmente la Legge europea sul clima, nella quale trascrivemmo in legge gli obiettivi del Green Deal europeo cosicché l’economia e la società europee diventino clima-neutrali entro il 2050. La legge fissa anche gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli registrati nel 1990. Per arrivare pronti a quella data, abbiamo il pacchetto Fit for 55, un sistema completo di strumenti per centrare l’obiettivo del 55% di riduzione.

Il Gruppo S&D si batte per:

  • Misure ambiziose per raggiungere lo zero netto di emissioni di gas serra al più tardi entro il 2050, con un obiettivo intermedio di riduzione del 55% entro il 2030;
  • Garantire che la Politica agricola comune e la Politica comune sulla pesca diventino importanti strumenti di sostenibilità e lotta al cambiamento climatico, pienamente compatibili con le rinnovate ambizioni climatiche e ambientali;
  • Introdurre una strategia zero inquinamento dell’aria e dell’acqua;
  • Stipulare un Patto europeo per il clima con i cittadini, le regioni, le comunità locali, la società civile, le organizzazioni sindacali e l’industria, come attori di un movimento con lo scopo comune di raggiungere la neutralità climatica, fondato sul dialogo e processi partecipativi autentici;
  • Assumere l’impegno a una transizione giusta attraverso robusti mezzi finanziari per garantire che il progresso ecologico e sociale procedano di pari passo, con il coinvolgimento di tutte le comunità e dei lavoratori;
  • Assumere l’impegno a un adeguato finanziamento del Green Deal europeo con livelli rilevanti d’investimenti pubblici e privati aggiuntivi e nuove risorse;
  • Proporre partenariati con Paesi terzi e continenti vicini coi quali l’Ue possa lavorare a progetti di massimo livello per compiere progressi verso la neutralità carbonica;
  • Adottare misure per l’implementazione del Pilastro europeo dei diritti sociali per dare vita a un’Europa di coesione sociale, in cui si competa su conoscenza, innovazione, tecnologie verdi e non al ribasso sui salari o sulle condizioni di lavoro. Ciò implica misure che aggrediscano la povertà energetica e ambiziose politiche abitative a sostegno dei cittadini.

 

 

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Vicepresidente
Croazia
Vicepresidente
Svezia
Vicepresidente
Romania
Coordinatrice
Portogallo
Membro
Slovenia
Membro
Spagna
Coordinatore
Bulgaria
Vicepresidente
Paesi Bassi