Oggi il Parlamento europeo ha adottato la relazione redatta dall'eurodeputato S&D Tonino Picula sulla Nuova strategia per l'allargamento. Il documento sottolinea che se l'UE vuole restare un attore geopolitico, deve rimanere un progetto aperto e per questo propone una scadenza chiara: i negoziati di adesione devono concludersi entro la fine del 2030.

Per i Socialisti e Democratici, l'allargamento è una delle politiche comunitarie di maggior successo, ma deve essere rinnovata se si vuole che l'UE mantenga la sua rilevanza geostrategica e la sua credibilità. Deve inoltre essere condotta in modo adeguato, traendo insegnamento dalle precedenti adesioni, e ponendo al centro del processo lo Stato di diritto e le riforme democratiche.

La relazione afferma altresì che l'allineamento alla politica estera comune dell'UE è una “conditio sine qua non” per rimanere sul cammino europeo. Ciò significa che i negoziati di adesione con la Serbia possono avanzare solo se il paese si allinea alle sanzioni dell'UE contro la Russia! Altrimenti, l'UE dovrebbe anche riconsiderare i fondi europei per il regime serbo.

Tra le principali conclusioni della relazione:

  • Nessuna alternativa per sostituire l'allargamento dell'UE
  • Scadenze chiare: i negoziati di adesione devono concludersi entro la fine del 2030
  • Voto a maggioranza qualificata nelle aree rilevanti per il processo di adesione, ad eccezione della decisione finale, per migliorare il processo decisionale ed evitare le dispute bilaterali come strumento di blocco
  • I finanziamenti dell'UE e i loro risultati tangibili devono essere più visibili nei paesi dell'allargamento
  • Premiare i paesi candidati quando compiono progressi sostenibili, anche attraverso l'ingresso graduale nel mercato unico dell'UE, e reagire in tempo reale in caso di regressione o di persistente mancanza di progressi.
  • Un capo negoziatore dell'UE per ogni paese; questo potrebbe favorire la trasparenza del processo, soprattutto quando si comunica con i cittadini dei paesi candidati.

L’europarlamentare Tonino Picula, portavoce S&D per gli affari esteri e relatore del Parlamento europeo sulla Nuova strategia di allargamento, ha dichiarato:

"Vedere la bandiera dell'UE issata al parlamento ucraino, dopo la concessione dello status di candidato, è stato un momento emozionante. Ci ha ricordato quanto sia importante l'appartenenza alla nostra famiglia per coloro che cercano di unirsi a noi. 

La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina e contro i valori europei ci ha ricordato il significato e il valore dell'appartenenza all'UE, dando maggiore impulso alla politica di allargamento. È un peccato che ci sia voluta una guerra brutale per ricordarcelo. L'allargamento deve tornare ad essere una politica geopolitica strategica dell'UE! E dobbiamo impegnarci sinceramente nei confronti dei Balcani occidentali. Un ulteriore ritardo nel processo di allargamento dell'UE renderà la regione più vulnerabile.

Sono fermamente convinto che il processo di allargamento possa incoraggiare le tanto attese riforme dell'UE. Dobbiamo migliorare il processo decisionale. Non possiamo perdere tempo ancora una volta, come nel caso della Macedonia del Nord e dell'Albania.

Ma per quanto i S&D auspichino che l'UE acceleri il processo di allargamento, è chiaro che il suo successo dipende anche dai paesi che aspirano a entrare nella nostra famiglia europea. Devono fare scelte chiare a favore dell'Europa. L'adesione all’Unione europea non significa solo fondi e corridoi di trasporto, rappresenta, prima di tutto, un insieme di valori e principi da condividere e rispettare.

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Croazia
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