I Socialisti e Democratici della commissione dell’Europarlamento sul mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO), guidati da Christel Schaldemose, ha votato a favore della nuova legislazione che normerà i servizi forniti agli europei dalle piattaforme digitali. Il Gruppo S&D è unanime sulla necessità di aggiornare le norme, a più di vent’anni dall’adozione della legislazione Ue attuale, risalente al 2000.  Secondo i Socialisti e Democratici, le tecnologie e i servizi digitali si sono sviluppati al punto tale da diventare parte integrante della nostra vita quotidiana ed è quindi un dovere e una responsabilità proteggere gli interessi dei consumatori europei, i loro dati e creare condizioni equilibrate per le grandi, le piccole e medie imprese.

Christel Schaldemose, eurodeputata S&D e negoziatrice per l’Europarlamento sulla Legge sui servizi digitali e portavoce S&D per il mercato interno e la protezione dei consumatori, ha dichiarato:

“La Legge sui servizi digitali porta nel XXI secolo la legislazione Ue sulle tecnologie. Da anni ci battiamo per proteggere il nostro ambiente naturale dall’inquinamento sotto forma di prodotti illegali, algoritmi dannosi e la raccolta e conservazione di dati personali. La sfera dell’online è stata un territorio senza regole troppo a lungo, trattata come qualcosa di estraneo e disconnesso dal resto delle norme del nostro mercato interno e dalle nostre vite quotidiane; siamo giunti al capolinea. Col voto di oggi in commissione IMCO abbiamo riaffermato il lungo impegno del Parlamento europeo nella salvaguardia dei cittadini e dei consumatori Ue, sia online, sia offline.

“Stop agli annunci pubblicitari mirati ai minori, ai dark pattern che rendono troppo farraginoso e complesso cancellare i propri account o troppo vago quali siano i dati che una persona consente di condividere. Stiamo aprendo la scatola nera degli algoritmi e dei sistemi di suggerimento e raccomandazione, stiamo esigendo che le piattaforme ripensino il loro modello d’impresa per generare meno inquinamento online. Le maggiori piattaforme dovrebbero dare ai consumatori la possibilità di scegliere il sistema di suggerimento, quindi sarà il consumatore a decidere quali informazioni e suggerimenti ricevere. Tutte le piattaforme dovranno valutare il rischio posto dagli algoritmi che utilizzano – compreso il rischio di promuovere l’autolesionismo, la retorica dell’odio, la disinformazione o prodotti illegali. Le piattaforme dovranno valutare il rischio e approntare dei piani per mitigarlo. Parallelamente, stiamo introducendo nuove obbligazioni sui marketplace online affinché individuino e rimuovano o neutralizzino i prodotti illegali.

“Stiamo introducendo anche un nuovo diritto a rimedi e risarcimenti sia per i consumatori, sia per le imprese, nei confronti delle piattaforme che vengono meno ai propri obblighi di due diligence nell’ambito della Legge sui servizi digitali. Grazie alle nostre raccomandazioni siamo un passo più vicini a garantire che ciò che è illegale offline, lo sia anche online”.

In seguito all’adozione di oggi della Legge sui servizi digitali nella commissione del Parlamento europeo sul mercato interno e la protezione dei consumatori, il documento sarà adottato da tutti i membri nella sessione plenaria di gennaio 2022. Christel Schaldemose proseguirà il negoziato per conto del Parlamento con gli stati membri dell’Unione europea e la Commissione europea, sotto la presidenza francese del Consiglio dell’Ue.


 

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