A seguito dell’audizione al Parlamento europeo di Christine Lagarde, il Gruppo S&D esprime generale soddisfazione per le risposte alle domande specifiche dell’assemblea, contenute nel documento di 78 pagine presentato dalla presidente designata della BCE, e per le valutazioni fornite alla Commissione affari economici e monetari (ECON). Nello specifico, riteniamo che i grandi temi toccati dalla relazione di Lagarde, come ad esempio l’esigenza di continuare a stimolare l’economia mediante misure convenzionali e non convenzionali se necessario, di ricoprire un ruolo rilevante nel finanziamento della transizione ecologica, di riformare l’architettura dell’EMU (Unione monetaria europea) attraverso una capacità fiscale centrale e di dare completezza all’Unione Bancaria grazie a un Fondo di risoluzione unico e un Sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS), siano tutti temi che vanno nella giusta dzione e in linea con la posizione del Gruppo S&D.

 

Jonás Fernández, coordinatore ECON del Gruppo S&D, ha commentato:

“Con Christine Lagarde, candidata alla presidenza della Banca centrale europea, abbiamo avuto un confronto e uno scambio di vedute molto interessante e costruttivo.

La Signora Lagarde condivide apertamente la nostra idea di continuare nel solco di una politica monetaria accomodante, di modernizzare il quadro della politica monetaria e di riformare l’Unione monetaria europea (EMU), istituendo allo stesso tempo un’adeguata capacità fiscale.

Per queste ragioni, noi Socialisti e Democratici forniremo il nostro sostegno a Christine Lagarde come nuovo presidente della Banca centrale europea.

Contiamo rappresenti per noi un alleato forte e affidabile, in grado di fornire risposte a sfide urgenti come il cambiamento climatico e di condurci verso il perfezionamento dell’Unione bancaria.

Di contro, la richiesta del Gruppo del PPE al futuro presidente della BCE di focalizzare gli sforzi solo sulla stabilità dei prezzi, dimostra ancora una volta la totale indifferenza al desiderio di cambiamento espresso chiaramente dai cittadini europei.

Noi, da parte nostra, vigileremo affinché Lagarde si concentri sulla realizzazione delle riforme di cui noi europei abbiamo bisogno”.

 

Nota agli editori

Seppur non vincolante, la raccomandazione del Parlamento rappresenta un passaggio politico necessario nel processo di designazione del successore di Mario Draghi, che culminerà con la nomina formale da parte dei leader europei, il 1° novembre. In seguito all’audizione di oggi, il Parlamento esprimerà il proprio voto durante la sessione plenaria di settembre a Strasburgo. Una votazione a maggioranza semplice favorevole, sarà sufficiente a consegnare a Lagarde la presidenza della BCE, ruolo che prevede un mandato di 8 anni.

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