I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo accolgono positivamente la revisione delle regole in materia di concorrenza e aiuti di Stato da parte della Commissione.

Proteggere i settori strategici europei dai colpi di mano stranieri, in un’economia indebolita dal COVID-19 è essenziale per la competitività dell’Unione. Durante una discussione tenutasi oggi al Parlamento europeo, il Gruppo S&D ha riaffermato questa posizione.

Biljana Borzan, vicepresidente S&D responsabile per la concorrenza, ha dichiarato:

“Il Gruppo S&D al Parlamento europeo chiede da tempo parità di condizioni ed equità per tutte le imprese che operano nel mercato unico. Dobbiamo difendere le industrie europee e i lavoratori dai colpi di mano stranieri che stanno tentando di sfruttare la debolezza economica provocata dal COVID-19. Diamo il benvenuto al rapporto della Commissione europea e siamo impazienti di collaborare per proteggere i nostri interessi strategici e creare un’economia più resiliente”.

Carmen Avram, portavoce S&D nella relazione annuale del Parlamento sulla concorrenza, ha dichiarato:

“Quest’Assemblea riunita in plenaria è riuscita a votare la relazione  annuale in materia di concorrenza sulla quale si sarebbe dovuto votare in marzo. La crisi innescata dal COVID-19 ci ha obbligati ad aggiornare la relazione e ad adattarla alle nuove sfide.

“Tra i risultati positivi per il Gruppo S&D e per i nostri cittadini vorrei porre in evidenza l’esclusione delle società registrate nei paradisi fiscali, dall’accesso agli aiuti di stato o ai pacchetti di sostegno finanziario, se non assumono impegni vincolanti a cambiare la propria condotta.

“Siamo altresì consapevoli che le grandi piattaforme digitali siano le uniche che non hanno risentito troppo della crisi. Chiediamo quindi che la Commissione svolga uno studio delle piattaforme con considerevoli effetti di rete e che agiscono da guardiani, come parte integrante dell’imminente proposta di cornice regolatoria ex-ante. Il nostro Gruppo è riuscito a inserire anche una richiesta alla Commissione affinché alle piattaforme sia vietato pubblicare micro annunci pubblicitari mirati e aumenti la trasparenza per gli utenti.

“Infine, lanciamo un appello alla Commissione affinché garantisca che la raccolta dei dati personali non si traduca in un ulteriore strumento di forza sul mercato di pochi attori dominanti, a scapito delle scelte dei consumatori.

Nota agli editori:

Durante i negoziati, la squadra dei Socialisti e Democratici è riuscita a far sì che fossero aggiunti alcuni importanti punti nella relazione:

  • Una clausola sulle compagnie registrate nei paradisi fiscali, che ne precluda l’accesso agli aiuti di Stato e ai finanziamenti dei pacchetti di sostegno e rilancio, se non assumono l’impegno di cambiare la propria condotta;
  • L’impegno della Commissione a stabilire degli standard minimi (condizionalità) per ricevere gli aiuti, compreso l’obbligo di trasparenza fiscale;
  • Il divieto di pagamento dei dividendi, di buyback azionario e di distribuzione dei bonus per le società che ricevono aiuti di Stato;
  • Delle garanzie contro azioni predatorie da parte di società che abbiano ricevuto aiuti di Stato;
  • Mitigazione dei rischi di distorsione del mercato e di condizioni impari dovute alle differenze dell’entità degli aiuti di Stato dei vari membri dell’Unione;
  • Aiuti di Stato solo alle compagnie che nella fase pre-crisi non versassero in condizioni di dissesto finanziario;
  • Abolizione dei micro annunci pubblicitari mirati sulle piattaforme;
  • Il collegamento con le politiche industriali Ue.
Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Vicepresidente
Croazia
Membro
Romania
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