Oggi il Parlamento europeo sta discutendo il recente confronto tra Iran e Stati Uniti, e il ruolo che l’Unione europea potrebbe assumere per favorire una de-escalation. I Socialisti e Democratici chiedono a tutte le parti coinvolte, il recupero di un atteggiamento equilibrato per non esacerbare le posizioni e scongiurare un’ulteriore escalation nella regione e in tutta l’area circostante; esortano altresì gli stati membri a mettere in campo il proprio impegno per la democrazia e l’unità in Iraq, e fare tutto il possibile per salvaguardare l’accordo sul nucleare iraniano (JCPOA).

Kati Piri, vicepresidente per gli affari esteri del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“Al culmine di una lunga serie di provocazioni, a partire dallo sconsiderato ritiro USA dal JCPOA, l’assassinio del Generale iraniano Soleimani ha innescato una spirale di instabilità e tensione nella regione. È di vitale importanza sostenere gli sforzi di Josep Borrell, Alto Rappresentante dell’Unione europea, per una de-escalation e la conservazione dell’accordo sul nucleare con l’Iran.

“A prescindere dagli interessi divergenti all’interno dell’Alleanza transatlantica e il ritiro degli Stati Uniti dalla regione, è venuto il momento d’intavolare una discussione realistica sull’autonomia strategica dell’Europa, per proteggere la nostra sicurezza e i nostri interessi.

“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai familiari delle vittime dell’aereo ucraino abbattuto e chiediamo alle autorità iraniane di consentire agli osservatori internazionali l’apertura di un’inchiesta trasparente e approfondita. L’Iran deve anche escludere l’uso della forza contro i dimostranti pacifici che si sono riuniti in piazza per protestare contro l’incompetenza del regime, la mala amministrazione e l’autoritarismo. Esortiamo le autorità iraniane a dare ascolto alle richieste legittime dei dimostranti, e ad aprire un autentico dialogo sui diritti sociali della popolazione iraniana.

“L’Unione europea deve proseguire e, se necessario, intensificare i propri sforzi per l’unità e la democrazia in Iraq. Ciò significa potenziare la missione di riforma nel campo della sicurezza nel Paese e sostenere azioni contro la rinascita della minaccia dello Stato islamico”.

Tonino Picula, coordinatore S&D in commissione affari esteri, ha poi aggiunto:

“Il Generale Soleimani, senza dubbio, si è reso responsabile di molte atrocità, soprattutto in Siria, dove si sono concentrati i suoi sforzi per sostenere il regime di Bashar al-Assad. Tuttavia, l’uccisione di uno dei più alti ufficiali di un Paese straniero, ha scoperchiato il vaso di Pandora nella regione.

“L’Unione europea deve rimanere unita attorno all’Alto Rappresentante Josep Borrell e lavorare con tutti gli attori internazionali responsabili, specialmente nella regione, per promuovere con urgenza il raggiungimento di una soluzione diplomatica e difendere l’accordo sul nucleare iraniano. Questo è un aspetto cruciale non solo per la sicurezza della regione, ma anche per la sicurezza di tutto il nostro continente. Dobbiamo assicurarci che l’Iran torni al pieno rispetto delle obbligazioni assunte nell’ambito del JCPOA. Ciò significa utilizzare strumenti diplomatici e tecnici per proteggere le imprese europee dalle sanzioni USA, affinché mantengano gli investimenti in Iran e la popolazione iraniana percepisca i benefici derivanti dall’accordo”.

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