Oggi il Parlamento europeo ha chiesto riforme coraggiose e un percorso chiaro verso un’UE allargata. I Socialisti e Democratici hanno svolto un ruolo di primo piano nel definire la posizione del Parlamento sulle riforme istituzionali e finanziarie necessarie per il successo dell’allargamento dell’UE. 

Nella relazione, gli eurodeputati auspicano che le riforme dell’UE procedano in parallelo ai preparativi e alle riforme nei paesi in via di adesione. Nell’UE, le riforme dovrebbero includere un processo decisionale più efficace, con l’abbandono dell’unanimità, e riforme finanziarie per garantire che l’UE disponga di un quadro finanziario pluriennale adeguatamente finanziato e di un bilancio che soddisfi le esigenze che l’allargamento avrà sulla politica di coesione e sulla politica agricola. Nel frattempo, i paesi in via di adesione dovrebbero essere soggetti a obiettivi individuali concreti di riforma e a tabelle di marcia, inoltre i loro progressi dovrebbero essere collegati alla graduale integrazione nella politica comune dell’UE, come il mercato unico. Infine, gli eurodeputati sono chiari sul fatto che non dovrebbe esserci una corsia preferenziale per l’adesione all’UE.

Le proposte, inizialmente elaborate congiuntamente dalle commissioni Affari costituzionali e Affari esteri, sono state discusse mercoledì e adottate giovedì in sessione plenaria.

Pedro Silva Pereira, negoziatore principale del Parlamento per la commissione Affari costituzionali, ha dichiarato:

“Il messaggio politico del Parlamento europeo in questa relazione è chiaro: affinché l’allargamento sia possibile, oltre a importanti riforme nei paesi candidati, sono necessarie riforme istituzionali e finanziarie a livello europeo, altrimenti l’UE non sarà pronta ad assorbire nuovi membri.” Un’UE allargata, con 35 o più Stati membri, non può funzionare con le regole e il bilancio attuali, concepiti per 27 Stati. Se vogliamo fare sul serio con l’allargamento, dobbiamo riconoscere che le riforme europee sono necessarie e che le soluzioni creative, come l’integrazione differenziata, devono far parte dell’architettura istituzionale dell’UE.”

Thijs Reuten, negoziatore S&D della commissione Affari esteri, ha dichiarato:

“L’allargamento è stato lo strumento di politica estera dell’UE di maggior successo ed è diventato una necessità geopolitica per proteggere noi stessi e i nostri vicini dall’autocrazia e dall’instabilità. Anche l’UE deve migliorare, nell’interesse dei cittadini attuali e futuri e per assicurarci di continuare a migliorare la vita delle persone. Abbiamo l’opportunità di fare dell’allargamento una situazione reciprocamente vantaggiosa, rafforzando la nostra Unione e mantenendo al tempo stesso le nostre promesse ai paesi candidati e alla promessa dell’Europa. Dobbiamo essere pronti.”

Eurodeputati coinvolti
Membro
Paesi Bassi
Membro
Portogallo