Oggi, nell’ambito di due importanti votazioni in sessione plenaria, i Socialisti e Democratici si sono resi protagonisti dell’allineamento della politica energetica Ue ai criteri del Green New Deal. Una necessaria revisione delle linee guida per le infrastrutture energetiche europee e la richiesta alla Commissione europea di sviluppare un approccio olistico allo stoccaggio dell’energia, sono i due strumenti utilizzati dal Gruppo S&D per coordinare le politiche Ue con gli obiettivi climatici.

Dan Nica, portavoce S&D su industria e innovazione, ha affermato:

“Vogliamo dare alla Commissione un chiaro segnale che le infrastrutture di trasmissione dell’energia a livello europeo sono una priorità, e insistiamo nel dire che tutti i progetti dovrebbero essere perfettamente in linea con i nostri obiettivi climatici. L’attesa revisione delle linee guida per le norme in materia d’infrastrutture energetiche transeuropee, fornirà al Parlamento europeo gli strumenti necessari a influenzare il meccanismo per la definizione della prossima lista di Progetti d’interesse comune (PCI): il nostro obiettivo è garantire che tutte le regioni traggano pari benefici dall’interconnessione del sistema energetico europeo e che le norme sostengano concretamente i progetti che contribuiscono in modo sensibile al raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici.

“Il nostro Gruppo continua a essere totalmente impegnato nella realizzazione degli obiettivi energetici e climatici Ue, e crediamo fermamente che una revisione delle normative possa valorizzare ulteriormente i nostri sforzi, garantendo anche la sicurezza delle forniture energetiche e la diversificazione delle fonti.

“Ci spenderemo costantemente per raggiungere l’obiettivo del 55% di riduzione delle emissioni fissato per il 2030, rispetto a quello stabilito nel 1990, e per rilanciare sull’obiettivo del 32% contenuto nella Direttiva delle fonti energetiche rinnovabili, per portarlo al 40% entro il 2030.

Niels Guglsang, negoziatore S&D sullo stoccaggio dell’energia, ha dichiarato:

“Ciò che siamo riusciti a ottenere nei negoziati sullo stoccaggio dell’energia è un focus sull’idrogeno e una maggior considerazione del contributo dei consumatori attivi nel sistema energetico. Il nostro Gruppo è anche riuscito ad attribuire un ruolo centrale alle politiche di ricerca e innovazione, e a Horizon Europe, nello sviluppo di tecnologie di stoccaggio dell’energia.

“Con questa relazione chiediamo alla Commissione di sviluppare una strategia esauriente sullo stoccaggio dell’energia, per sondare e sfruttare il pieno potenziale di tutti gli stati membri. Per farlo, dobbiamo rimuovere le attuali barriere normative per il massimo sfruttamento delle tecnologie di stoccaggio. Vogliamo anche valutare i diversi tipi di soluzioni di stoccaggio disponibili. La Commissione europea stima che l’Ue dovrà essere in grado di accumulare una quantità di energia sei volte maggiore a quella attuale se vuole raggiungere l’obiettivo zero emissioni da gas serra entro il 2050. Dobbiamo agire subito”.

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