Le risposte nazionali alla pandemia COVID-19 hanno portato alla dichiarazione dello stato di emergenza in diversi Paesi e a misure restrittive e di contenimento in quasi tutti gli stati membri. Dall’esplosione della pandemia, il Parlamento europeo ha monitorato l’impatto che le misure di contenimento del COVID-19 hanno avuto sulla democrazia, sui diritti fondamentali e sullo Stato di Diritto. Oggi i membri della commissione parlamentare libertà civili, giustizia e affari interni, stanno votando una risoluzione che stabilisce quali siano le situazioni che destano maggior preoccupazione e le raccomandazioni per gli stati membri, da assumere come linee guida prima di qualsiasi misura di emergenza futura.

Juan Fernando López Aguilar, presidente S&D della commissione libertà civili, giustizia e affari interni e relatore, ha dichiarato:

“Come reazione alla diffusione del COVID-19 gli stati membri hanno adottato un ampio ventaglio di misure d’emergenza, in tempi diversi e con un impatto diverso. Si parli di diritto alla salute, di diritto di privacy e protezione dei dati, di diritto d’uguaglianza davanti alla legge, di non discriminazione, libertà d’espressione e informazione, sono pochi gli aspetti della nostra vita quotidiana che non sono stati toccati e stravolti. L’approccio frammentario da parte dei governi nazionali ha prodotto risposte scoordinate e a macchia di leopardo che ora ci pongono su un terreno inesplorato. I principi europei di democrazia, diritti fondamentali e Stato di Diritto sono i nostri denominatori comuni. Per questo abbiamo chiarito che tutte le misure di risposta alla pandemia devono essere proporzionate, necessarie e temporanee. Il nostro messaggio è che anche in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando, i nostri principi di democrazia, diritti fondamentali e Stato di Diritto, non sono negoziabili. Dobbiamo tenere alta la bandiera dei nostri valori condivisi e garantire il vaglio parlamentare e giudiziario in ogni momento. In caso di altre ondate della pandemia e di altre misure emergenziali, la commissione libertà civili, giustizia e affari interni continuerà a monitorare la situazione in tutti gli stati membri.

Katarina Barley, membro e relatrice ombra S&D nel Gruppo di monitoraggio su democrazia, diritti fondamentali e Stato di Diritto, ha commentato:

“In alcuni Paesi europei, il sistema di pesi e contrappesi democratici è stato gravemente compromesso e indebolito, e alcuni diritti fondamentali sono stati ridotti drasticamente in virtù delle misure dei governi per arginare la diffusione della pandemia COVID-19. Da marzo 2020 il Gruppo di monitoraggio della democrazia, dello Stato di Diritto e dei diritti fondamentali, osserva la situazione in tutti i Paesi europei. Noi rappresentiamo tutti i cittadini e abbiamo il compito di garantire che questi poteri e queste misure eccezionali non vadano oltre le reali necessità per bloccare la pandemia. Tuttavia, assistiamo a misure che limitano la libertà di parola e il vaglio parlamentare e altre che allontanano dall’idea che abbiamo di elezioni libere e giuste. La relazione di oggi ha lo scopo di ricordarci nuovamente che, a prescindere dall’eccezionalità delle circostanze, esistono standard internazionali vincolanti a garanzia della democrazia, dei diritti fondamentali e dello Stato di Diritto, che vanno preservati”.

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