In reazione alle offensive dimostrazioni di antisemitismo e omofobia vistesi in Europa in occasione di alcune parate di carnevale, i Socialisti e Democratici hanno chiesto ai leader Ue di sbloccare la direttiva antidiscriminazione per stabilire, una volta per tutte, che ogni forma o manifestazione di razzismo, antisemitismo, omofobia o retorica dell’odio è da considerarsi un crimine.

In una lettera della leader del Gruppo S&D rivolta al presidente del Consiglio europeo Michel e la presidente della Commissione von der Leyen, Iratxe García chiede che agli stati membri siano ricordate le proprie responsabilità di fronte alla legge europea, di combattere gli stereotipi e la retorica dell’odio, e di considerare certe azioni e comportamenti offensivi alla stregua di un crimine, laddove già così non fosse.

Iratxe García, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici, ha dichiarato:

“Nel corso di questa settimana ho scritto una lettera ai presidenti della Commissione e del Consiglio, nella quale esprimevo profonda preoccupazione riguardo alcune recenti parate in occasione del carnevale in Europa. Durante queste manifestazioni abbiamo visto caricature antisemite, inaccettabili parate il cui tema principale era l’olocausto e un’ostentata e scioccante dimostrazione di omofobia in cui due figure, una coppia dello stesso sesso, veniva bruciata in strada.

“Da anni ormai il Consiglio blocca la tanto attesa direttiva orizzontale antidiscriminazione fuori dal posto di lavoro. Non dovremmo, né vorremmo trovarci a ricordare alle autorità nazionali o all’Unione europea che, la lotta contro gli stereotipi e la retorica dell’odio, è una priorità. Tuttavia, quando si permette che dimostrazioni pubbliche scadano in dimostrazioni offensive come queste, senza alcuna conseguenza, non abbiamo altra scelta se non quella di chiedere ai governi Ue di sbloccare i negoziati su questa legislazione fondamentale.

“Il carnevale è sempre stata una festa scandita dalla satira in Europa, ma la libertà di espressione e la tradizione non devono mai diventare un mezzo per promuovere o sottovalutare il razzismo, l’antisemitismo, l’omofobia e la retorica dell’odio”.

Eurodeputati coinvolti
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