Domani il Parlamento europeo adotterà una risoluzione con la quale si chiede agli stati membri di superare il punto morto sul tema della rendicontazione Paese per Paese all’interno del Consiglio europeo, e di dare finalmente inizio ai negoziati col Parlamento. I Socialisti e Democratici esortano i governi Ue a dare seguito alle richieste venute dai propri cittadini in materia di responsabilità delle imprese e giustizia fiscale.

La negoziatrice del Gruppo S&D sul CBCR (Rendicontazione Paese per Paese), l’eurodeputata Evelyn Regner, ha dichiarato:

“Gli scandali finanziari come Luxleaks, Panama e Paradise Papers, hanno chiaramente dimostrato che l’evasione e l’elusione fiscale si diffondono nell’ombra. È tempo di gettare luce su questi fenomeni. I cittadini hanno diritto di sapere dove le multinazionali conducono le proprie attività e producono i loro profitti, chi paga le tasse e chi invece sceglie corsie alternative. La rendicontazione pubblica Paese per Paese renderà la vita più difficile alle grandi multinazionali come Amazon, Google e Starbucks, alla ricerca del miglior offerente in termini di tassazione, o alle società che tentano di aggirare le proprie responsabilità d’impresa attraverso la creazione di architetture societarie labirintiche. Quando tre quarti degli europei si aspetta dall’Ue un giro di vite decisivo ai crimini fiscali, i governi Ue non possono semplicemente sfuggire alle proprie responsabilità. Il nostro messaggio al Consiglio è chiaro: ostacolare o impedire la trasparenza fiscale e d’impresa non è accettabile”.

Il negoziatore del Gruppo S&D sul CBCR, Iban García Blanco, ha aggiunto:

“Dopo tre anni e ambiziose riforme adottate dal Parlamento europeo, alcuni stati membri stanno ancora rallentando od ostacolando le negoziazioni. Ogni giorno di non azione degli stati membri si traduce in un altro giorno di tassazione zero per le multinazionali. La trasparenza dell’attività d’impresa è la chiave per contrastare l’evasione fiscale e il trasferimento dei profitti, ma anche per garantire un piano di manovra equilibrato sia per le multinazionali, sia per le PMI. Per noi Socialisti e Democratici, una tassazione trasparente ed equa nell’Unione europea è una questione di principio e di giustizia sociale: è in gioco la sostenibilità del nostro modello sociale europeo e la fiducia dei cittadini nelle nostre democrazie. La rendicontazione pubblica Paese per Paese chiarisce chi è dalla parte della giustizia fiscale e chi invece sta proteggendo forti interessi particolari delle grandi società. Il Parlamento europeo ha dato il proprio parere favorevole in materia di responsabilità d’impresa e ora è giunto il momento che il Consiglio dimostri se è dalla parte dei cittadini europei”.

Nota agli editori:

Nell’aprile del 2016, la Commissione europea ha avanzato una proposta legislativa sulla trasparenza fiscale, meglio conosciuta col nome di CBCR, public country-by-country reporting (Rendicontazione pubblica Paese per Paese) per le multinazionali, con la quale si richiederebbe alle grandi società transnazionali di pubblicare una relazione annuale che contenga informazione su dove svolgono le proprie attività di business, dove producono i propri profitti e quanto pagano in termini di tasse e altri oneri in tutti i Paesi nei quali operano. Questa misura andrebbe a integrare la legislazione già esistente sullo scambio automatico d’informazione fiscale.

Nel luglio 2017 il Parlamento europeo ha ricevuto mandato per le negoziazioni interistituzionali, chiamate trialoghi. Da allora, il Consiglio è tenuto in ostaggio da alcuni Paesi membri che si oppongono alla proposta e non ha quindi ancora assunto una posizione netta nell’ambito dei negoziati.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Spagna
Membro
Austria
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