Stamattina l’Europarlamento discuterà due relazioni cruciali sul futuro delle politiche economiche Ue, che passeranno al voto in tarda giornata. Il Semestre europeo del prossimo anno è particolarmente importante, in quanto collegato all’implementazione della ripresa a livello nazionale, dei piani di resilienza e all’utilizzo dei fondi europei. Contro le resistenze di alcuni conservatori e liberali che rimangono aderenti a politiche di austerità, i Socialisti e Democratici si stanno battendo per un’implementazione socialmente giusta del Green Deal.

Iratxe García, presidente del Gruppo S&D, ha affermato:

“Sono orgogliosa che i Socialisti e Democratici abbiano cambiato la traiettoria politica dell’Unione europea dandole un’impronta spiccatamente sociale e sostenibile, grazie all’accoglimento della richiesta rivolta alla nuova Commissione di porre il Green Deal al centro del proprio lavoro. Ursula von der Leyen si è impegnata ad allineare il Semestre europeo al Green Deal e al Pilastro europeo dei diritti sociali, attraverso l’integrazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Per noi è un punto chiave per realizzare un vero cambiamento, perché un Semestre europeo sostenibile è lo strumento migliore di cui l’Ue dispone per integrare ambiziosi obiettivi ecologici e sociali, per portare beneficio e un miglioramento tangibile nella vita delle persone.

“È sconvolgente che qualche conservatore e qualche liberale stia lavorando per minare gli obiettivi chiave che la Commissione, che loro stessi hanno votato e voluto, ha posto al centro del proprio lavoro. Ne sono esempi recenti il voto sulla Legge sul clima e ora quello sul Semestre europeo. Troppi conservatori e liberali spendono parole nobili sul cambiamento, mentre di fatto continuano a somministrare un’unica medicina tossica ai nostri cittadini e alle nostre economie: l’austerità. Questo dogma ideologico sposato dai professori dell’austerità ha già fatto troppi danni e fatto soffrire a sufficienza le persone; noi non permetteremo che si ripetano gli errori commessi in passato”.

Klára Dobrev, eurodeputata S&D e autrice della relazione parlamentare ‘Occupazione e politiche sociali nell’area euro’, ha commentato:

“Sono soddisfatta della mia relazione perché mostra chiaramente che le severe lezioni impartiteci dalla crisi del 2008 sono state assimilate: nessuna misura di austerità scellerata nel 2020. Dobbiamo fare della lotta alle conseguenze sociali del COVID-19 la nostra massima priorità, per garantire che le persone più vulnerabili come gli anziani, le famiglie che già faticano a far quadrare i conti, le donne e i lavoratori essenziali, non debbano sopportare la gravità di questa crisi da soli anche questa volta. Per questo noi esortiamo urgentemente i governi Ue a utilizzare la flessibilità fiscale disponibile per rafforzare il sistema di welfare, investire in educazione e in sanità.

“Milioni di professioni sono in bilico e milioni di persone sono spinte verso condizioni di lavoro sempre più precarie. Per porre fine al dramma dei lavoratori poveri, dobbiamo dotarci di una cornice di retribuzioni minime nel pieno rispetto delle consuetudini nazionali e delle autonomie dei partner sociali nazionali, dobbiamo combattere i contratti a zero ore, le false partite iva e l’uso e l’abuso dei contratti capestro. Retribuzioni dignitose sono indispensabili per poter parlare di giuste condizioni di lavoro e un’economia sociale di mercato prospera.

“Ma non è sufficiente e serve di più. Una pianificazione e un monitoraggio dei progressi per il piano per la ripresa Next Generation EU è fondamentale per garantire sistemi di welfare più forti, efficaci ed equi, in grado di attutire l’impatto sociale della crisi COVID-19. Ovviamente abbiamo bisogno anche di una nuovo piano di crescita che sostituisca la strategia Ue 2020. Per garantire coesione sociale e giustizia per tutti, dobbiamo integrare il Green Deal europeo, il Pilastro europeo dei diritti sociali e il Semestre europeo, con uno sguardo lungimirante e una prospettiva di benessere sostenibile. Ecco perché il mio Gruppo continuerà a battersi per rendere vincolanti per gli stati membri i nostri obiettivi sociali ed ecologici.

Joachim Scuster, eurodeputato S&D e autore della relazione parlamentare ‘Politiche economiche nell’area euro’, ha aggiunto:

“Il Piano per la ripresa offre un’opportunità unica per costruire un futuro migliore riducendo il divario economico, aggredendo l’emergenza climatica e stimolando la resilienza sociale. Per raggiungere questi obiettivi e coordinare le politiche sociali e ambientali necessarie al rilancio e alla ripresa, dobbiamo riformare il Semestre europeo.

“I professori dell’austerità vogliono di nuovo costringere l’Europa in una struttura rigida quale il Patto di crescita e stabilità, una struttura che già prima che la crisi cominciasse a mordere, impediva investimenti estremamente necessari. I nostri cittadini e le nostre imprese, soprattutto le PMI, ora più che mai hanno bisogno d’investimenti che fungano sia da rete di protezione, sia di strumento di rilancio e proiezione nel futuro. Per queste ragioni il mio Gruppo sta lavorando a una riforma delle nostre regole di bilancio per sganciarci da un target assoluto e arbitrario del 60% a favore di un obiettivo realistico e relativo, agganciato ai tassi di crescita. Per vincere le sfide della digitalizzazione e l’emergenza climatica, per far sì che i nostri bambini vivano in una società sostenibile, prospera e socialmente giusta, dobbiamo stimolare gli investimenti in modo decisivo.

“Nella mia relazione lancio un appello alla Commissione e agli stati membri affinché garantiscano che solo le compagnie che versano il proprio giusto contributo fiscale, che si astengono dal distribuire i dividendi e hanno tutto il proprio personale in regola, ricevano i fondi per la ripresa o qualsiasi forma di aiuto di stato. Non un solo euro agli evasori e agli elusori fiscali”.

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