I Socialisti e Democratici oggi hanno salutato con favore la presentazione delle linee guida per migliorare la protezione dei lavoratori stagionali nell’Ue nell’ambito della crisi COVID-19. Le proposte giungono come risposta alle richieste del Gruppo S&D definite in una risoluzione adottata dal Parlamento europeo il mese scorso. Le linee guida porteranno chiarezza in un contesto di recente diffusione del COVID-19 in diversi mattatoi in Europa e abbracceranno i lavoratori stagionali, ma più in generale, è necessario un rafforzamento della cornice legislativa a livello nazionale ed europeo, per proteggere i lavoratori stagionali in modo stabile e definitivo.

Agnes Jongerius, portavoce S&D in materia d’occupazione e affari sociali, ha dichiarato:

“Le inaccettabili condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori stagionali e transnazionali in Europa non è cambiata. La crisi COVID-19 punta nuovamente i riflettori su di loro, ma questa volta non possiamo trattare il tema come fosse normale amministrazione. Dal mio punto d’osservazione, vedo che i lavoratori sono costretti a condividere le camere e a pagare prezzi esorbitanti per sistemazioni fatiscenti.

“La Commissione sta chiedendo giustamente la definizione degli standard minimi per alloggi decenti il cui affitto non è deducibile, e gli stati membri dovranno ora tradurli in legge. C’è bisogno di un cambiamento strutturale attraverso tutta la filiera di distribuzione, anche a livello europeo. La direttiva sulle agenzie di lavoro temporaneo quindi deve essere rivista, in modo tale da fermare lo scarico reciproco delle responsabilità. Il Commissario Schmit ha pienamente  ragione nel dire che serve un rafforzamento ulteriore. Gli stati membri ora devono aumentare il numero degli ispettori”.

“Garbriele Bischoff, negoziatrice S&D in materi di previdenza sociale, ha dichiarato:

“È positivo che la Commissione affermi i diritti dei lavoratori stagionali, ma senza maggiori controlli e il rafforzamento della legislazione esistente, non è sufficiente.  È quindi ovvio che le Autorità europee in materia di lavoro abbiano bisogno di maggior risorse e competenze se vogliamo realmente porre fine agli illeciti e alle violazioni della legge Ue. In questo caso, un numero europeo di previdenza sociale potrebbe essere d’aiuto, creando certezza legale per i lavoratori e le imprese. Abbiamo bisogno anche di punti di contatto indipendenti e assicurarci che questi lavoratori abbiano la possibilità di esprimere reclami e dissenso, a prescindere dallo stato membro in cui risiedono.

“Gli stati membri devono garantire che il proprio sistema di previdenza sociale sia stabile, affidabile e a prova di crisi, mentre l’Ue deve fornire norme comuni per salvaguardare i diritti di sicurezza sociale nel caso ci si muova da uno stato all’altro in Europa. Ci auguriamo quindi che si giunga a una rapida conclusione di un accordo sulla revisione delle normative di coordinamento della previdenza sociale, affinché siano garantite mobilità e protezione sociale a tutti i cittadini europei, in tutta l’Unione”.

Nota agli editori:

Agnes Jongerius e Gabriele Bischoff hanno negoziato la risoluzione del Parlamento europeo sulla protezione dei lavoratori stagionali e transnazionali nell’Ue, per conto del Gruppo S&D.

Eurodeputati coinvolti
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Germania
Capo delegazione
Coordinatrice
Paesi Bassi
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