La nuova commissione speciale del Parlamento europeo sul COVID-19, nata da un’iniziativa S&D, al lavoro per migliorare la preparazione dell’Europa per il futuro

covid 19 committee page elbows

Negli ultimi due anni, il COVID-19 si è preso le vite di milioni di persone, ha paralizzato le nostre società e le nostre economie, ha messo in discussione i nostri diritti e acuito le disuguaglianze. È importante fare tesoro di quanto abbiamo imparato in questi anni per far sì che in futuro l’Europa sia meglio preparata per rispondere alle crisi. A questo scopo i Socialisti e Democratici avanzarono la proposta d’istituire una commissione speciale dell’Europarlamento sul COVID-19 per analizzare tutti gli aspetti della pandemia e le sue ripercussioni: oggi la commissione dà inizio al proprio lavoro.

Kathleen Van Brempt, eurodeputata S&D e presidente della nuova commissione COVID-19, ha dichiarato:

“Nonostante la pandemia non sia ancora completamente superata, l’Europa è entrata già nella crisi successiva. Negli ultimi quindici anni, l’Ue ha già incassato la crisi finanziaria, la pandemia, altre crisi e ora abbiamo una guerra in casa, in Europa. Durante questo rapido susseguirsi di crisi abbiamo visto come l’Ue spesso manchi degli strumenti necessari per agire in modo tempestivo. Abbiamo visto come gli stati membri abbiano raggiunto un accordo su una risposta europea quando ormai era troppo tardi, si trattasse di appalti congiunti di dispositivi e attrezzature mediche, di una politica comune europea per le migrazioni o di dare compimento all’unione energetica. Questo ci porta ad avere un’istantanea dell’Ue che, a oggi, è in grado di reagire alle crisi ma manca del mandato politico per prepararvisi.

“Dobbiamo dare una sterzata decisa a queste dinamiche. Ciò che la nuova commissione speciale COVID-19 si propone è costruire un’Europa meglio preparata per le future crisi sulla scorta dell’esperienza e degli insegnamenti tratti dalla pandemia, partendo dal presupposto che il COVID-19 non sia stato solo una crisi sanitaria. Ha rappresentato una crisi che ha acuito le disuguaglianze, ha inferto un duro colpo alle economie, alla democrazia, ai diritti fondamentali e al governo internazionale. La nuova commissione speciale valuterà la pandemia con un approccio olistico, analizzando gli impatti della pandemia in tutte le diverse dimensioni della nostra società.

“La nostra missione sarà fare tesoro di ciò che abbiamo imparato negli ultimi anni e renderlo un motore di cambiamento profondo nella gestione delle crisi, per garantire che i futuri leader Ue siano preparati meglio di quanto lo fossimo noi all’inizio della pandemia”.

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