In seguito ai negoziati con i governi Ue, il Parlamento europeo ha votato per l’estensione della validità dei certificati digitali Covid. I certificati nacquero originariamente da un accordo tra Parlamento e Consiglio come strumento per rendere più agevole viaggiare, e in particolare favorire i viaggi di persone vaccinate, con tampone negativo o recentemente guarite dal Covid. Questo quadro normativo avrebbe dovuto chiudersi il 1° luglio. Il presidente S&D della commissione libertà civili, giustizia e affari interni, Juan Fernando López Aguilar, ha condotto le negoziazioni sul rinnovo precauzionale dei certificati fino al 30 giugno 2023, garantendo però una revisione per dicembre 2022 nell’ambito dell’accordo finale che potrebbe concretizzare questa misura a breve.

Juan Fernando López, europarlamentare e presidente LIBE, ha dichiarato:

“Nessuno deve dimenticare il profondo e traumatico impatto della pandemia Covid su ognuno di noi. Fino a poco tempo fa le restrizioni dei viaggi erano un sacrificio che dovevamo sopportare nell’interesse della salute pubblica, ma ne seguì un lento e faticoso ritorno alla libera circolazione. La mancanza di coordinamento dei governi Ue sui viaggi portò al caos e allo sconvolgimento delle vite di milioni di europei che volevano semplicemente muoversi liberamente e in sicurezza nell’Ue. Speriamo sinceramente che il peggio della pandemia sia alle nostre spalle e non vogliamo che i certificati Covid restino in vigore un solo giorno più del necessario. Tuttavia, il rischio di nuove ondate di Covid è dietro l’angolo, così come sproporzionate o inutili restrizioni dei viaggi. Anche se abbiamo dato parere favorevole all’estensione dei certificati fino all’estate del 2023, c’è stata data garanzia che a fine 2022 ci sarà una nuova valutazione per stabilire se sia possibile farne a meno una volta per tutte”.

Eurodeputati coinvolti