I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo denunciano le precarie condizioni in cui sono obbligati i 42 migranti costretti a bordo dell’imbarcazione Sea Watch. Una situazione che perdura all'indomani della decisione del capitano della nave di raggiungere l’isola di Lampedusa, contravvenendo così il divieto di sbarco delle autorità italiane.

L’assenza di un’azione europea alimenta la propaganda populista. Il leader del gruppo S&D fará tutto ció che é in suo potere per creare finalmente una politica europea sulla migrazione basata sui principi del rispetto della dignità umana e della solidarietà espressa nei trattati.

Il leader del Gruppo S&D, Iratxe García, dichiara:

“Il dovere di salvare chiunque si trovi in difficoltà in mare non è solo una legge fondamentale del diritto internazionale ma un dovere morale. Apprezziamo la grande opera dei volontari che mettono a repentaglio la loro stessa incolumità per salvare vite umane. Si tratta tuttavia di un rimedio prezioso ma che non può rappresentare la soluzione all’enorme crisi umanitaria nel Mediterraneo.

“I populisti continueranno a lucrare politicamente su questo dramma fino a quando l’Unione europea non sarà capace di stabilire una politica d’asilo e migratoria adeguata, con mezzi adeguati e un reale meccanismo comune basato sulla solidarietà. Lotteremo perché tale priorità venga trattata come tale dalla prossima Commissione”.

Il capo della delegazione italiana nel gruppo S&D, David Sassoli, aggiunge:

“La vita umana viene prima di tutto, sempre. Chiediamo con forza al governo italiano di far sbarcare le 42 persone bloccate sulla nave Sea Watch, assicurando loro le cure necessarie. Allo stesso tempo, con altrettanta fermezza, vogliamo stigmatizzare il Consiglio europeo che non ha ancora trovato un accordo su una soluzione europea comune e coordinata alla questione migratoria. Questo silenzio fattuale non fa altro che lasciare soli gli Stati interessati a fronteggiare tale questione ogni volta con soluzioni inefficaci e ad hoc.

Un meccanismo comune europeo è l’unico modo per combattere la diffusione del populismo e del nazionalismo in Europa. Ciò detto, consigliamo sommessamente al ministro degli Interni, Matteo Salvini, di prestare maggiore attenzione nel mettere la sveglia nei giorni in cui si svolge il Consiglio Giustizia e Affari interni, visto che finora Salvini ne ha saltati sei su sette. Potrebbe addirittura risultare più efficace essere presente ai tavoli negoziali dove si discute di riforma di Dublino o del sistema d’asilo invece di limitare la sua opera ministeriale alle solite sterili invettive video urbi et orbi”.

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