I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo della commissione controllo di bilancio si oppongono al discarico dei gruppi di destra nei confronti di Frontex. Il Gruppo S&D ha votato per far sì che l’Agenzia di guardia frontiera e costiera risponda delle spese e delle inefficienze del 2019 in virtù di numerosi esempi di malagestione dell’agenzia e gravi mancanze degli obblighi di rispetto dei diritti fondamentali. Queste ultime sono state oggetto d’inchiesta e appurate in una recente relazione della Corte dei conti europea dell’agosto 2021, così come dal lavoro del Gruppo di lavoro di vigilanza di Frontex, creato appositamente per approfondire le accuse di violazione dei diritti umani dei migranti alle frontiere esterne dell’Unione europea. Il Gruppo S&D esorta gli altri gruppi politici del Parlamento europeo a votare contro il discarico in sede di voto finale in plenaria nelle prossime settimane.

I colleghi S&D della commissione parlamentare sul bilancio e della commissione libertà civili, giustizia e affari interni sono altrettanto preoccupati per le accuse, pertanto 90 milioni del bilancio di Frontex per il 2022, che ammonta a 750 milioni di euro, dovranno essere congelati e sottoposti a condizionalità.

Elisabetta Gualmini, eurodeputata S&D e osservatrice permanente del Gruppo in materia di bilancio delle agenzie Ue, ha dichiarato:

“In un’epoca in cui tutta l’Unione europea conta sull’Agenzia di guardia frontiera e costiera per scongiurare lo spettro di una crisi migratoria come quella del 2015-2016, è impensabile permettere alla direzione di questa agenzia così cruciale di compromettere la fiducia degli europei a causa di affari poco trasparenti. Il Mediterraneo si è trasformato in una trappola e in alcuni casi un cimitero per i migranti; il mondo rimase scioccato dalle immagini del flusso dei migranti a Lampedusa e in tutta l’Italia. Tutti noi ricordiamo le lunghe carovane di persone in fuga dalla guerra attraverso la rotta dei Balcani verso l’Europa settentrionale e occidentale. Non possiamo permettere che ciò si ripeta e senza Frontex non possiamo farcela. Dobbiamo garantire che i soldi del bilancio Ue per l’anno prossimo siano spesi in modo appropriato. Per questo noi vogliamo che il bilancio Frontex sia sottoposto a condizionalità.

Caterina Chinnici, eurodeputata italiana e negoziatrice S&D sul tema del discarico di Frontex, ha aggiunto:

“Quanto accade all’interno di Frontex genera seria preoccupazione. La gestione delle migrazioni è una delle maggiori sfide del nostro tempo e noi dobbiamo poter riporre la nostra fiducia in uno dei principali organi dell’Ue deputato a questo delicato compito. La fiducia però non può mai essere data per scontata. Gli europei ripongono la loro fiducia in Frontex e noi non possiamo ignorare le gravi mancanze verificatesi all’interno di quest’agenzia Ue. Le accuse di respingimento dei migranti alle frontiere esterne dell’Unione hanno offuscato l’autorevolezza di Frontex. In questa situazione, noi Socialisti e Democratici del Parlamento europeo non abbiamo altra scelta se non rifiutare di licenziare i conti di Frontex per il 2019, sottoporre il bilancio 2022 a serie condizionalità e vigilare su come sarà speso”.

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