I Socialisti e Democratici sono riusciti a porre il benessere dei cittadini al centro della transizione verso un’economia a neutralità carbonica. I deputati dell’Europarlamento mercoledì hanno espresso il proprio voto sull’istituzione del Fondo per una transizione giusta, uno strumento che ci aiuterà a garantire che nessuno rimanga indietro nel processo di evoluzione tecnologica verso un’economia più verde.

Pedro Marques, negoziatore S&D per il Fondo per una transizione giusta, ha affermato:

“Il Fondo per una transizione giusta è il primo pilastro concreto del Green Deal europeo. Allo stato attuale delle cose stiamo parlando di 17,5 miliardi di euro da investire in ciò per cui il nostro Gruppo si è sempre battuto: far sì che nessuno sia lasciato indietro nella transizione verso un’Europa a neutralità carbonica.

“Solo nell’industria del carbone si rischia di perdere mezzo milione di posti di lavoro. È questa la ragione principale che ci ha spinto a voler rafforzare quella che noi riteniamo l’essenziale dimensione sociale del Fondo per una transizione giusta.

“Dobbiamo però mettere le cose in chiaro: questi non sono soldi gratuiti. Ai Paesi che ancora non hanno assunto alcun impegno nel raggiungimento dell’obiettivo comune della neutralità carbonica, andranno solo la metà dei soldi; l’altra metà sarà loro resa disponibile sono quando aderiranno a questo grande progetto attraverso un’assunzione di responsabilità. Per incoraggiare i Paesi che hanno già imboccato la giusta direzione, siamo riusciti a prevedere che il 18% totale del Fondo sia destinato ai più virtuosi attraverso il Meccanismo di ricompensa verde, uno strumento totalmente nuovo, grazie al quale, per la prima volta nell’Ue, le risorse economiche saranno allocate solo sulla base del raggiungimento di obiettivi concreti e non più solo sulla base di promesse.

Constanze Krehl, portavoce S&D in materia di politiche regionali, ha aggiunto:

“Una serie di questioni intrinseche all’approccio politico socialista, sono state inserite nella versione finale del Fondo per una transizione giusta: il potenziamento della dimensione sociale, l’infrastruttura sociale, la lotta alla povertà energetica, l’aderenza esplicita del Fondo agli obiettivi di neutralità climatica 2050 e a quelli intermedi del 2030, e che una parte significativa del fondo sia vincolata al raggiungimento concreto degli obiettivi di decarbonizzazione. Noi vogliamo che nel Green Deal europeo batta un cuore rosso.

Rovana Plumb, vicepresidente S&D responsabile per le politiche regionali, ha commentato:

“Se da un lato vediamo una certa sensibilità in diversi stati membri, dall’altro vi sono Paesi le cui economie sono più o meno dipendenti dai combustibili fossili: a quest’ultimi noi vogliamo dire e sottolineare che il futuro del nostro continente, dell’Unione e del Pianeta, dipende dal rispetto dell’Accordo di Parigi e dagli investimenti in tecnologie non inquinanti.

“Sono orgogliosa dei risultati raccolte dai Socialisti e Democratici a riguardo. Siamo riusciti a fare del Fondo per una transizione giusta il primo vero passo del Green Deal europeo”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Portogallo
Vicepresidente
Romania
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