Siria: “Iran, Russia e Arabia Saudita devono smettere di alimentare lo spargimento di sangue”

Oggi, nel corso di un dibattito al Parlamento europeo di Strasburgo, gli eurodeputati S&D hanno espresso la propria repulsione nei confronti dell'assedio di Madaya, e hanno fatto pressioni perché si trovi una soluzione politica insieme a tutti gli attori regionali coinvolti.

L’eurodeputato Victor Boştinaru, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha detto:

“Mentre la guerra civile in Siria entra nel suo sesto anno, le scene nella città siriana di Madaya della scorsa settimana hanno mostrato per l’ennesima volta l’orribile profondità della crisi umanitaria nel Paese.
"Mentre immagini di bambini denutriti e di fame ci hanno nuovamente scioccati, un convoglio di aiuti dell’ONU ha finalmente raggiunto la città assediata, dove 40.000 persone sono rimaste intrappolate per mesi. Altre città lungo il confine occidentale siriano si trovano nella stessa situazione, con la fame che sembra essere diventata un’arma di guerra. Io sto con il Segretario Generale dell’ONU Ban Ki-moon, che ha avvertito che l’uso della fame come arma in Siria è un crimine di guerra.

“Occorre una soluzione politica, dal momento che gli interventi militari condotti sinora non hanno prodotto risultati, come mi aspettavo. Condanno fermamente la presa di mira di altri gruppi di opposizione siriani e l’uccisione di civili. Temo che attacchi agli obiettivi sbagliati e l’interferenza possano portare a un’ulteriore escalation della guerra in Siria e permettere ad Assad di continuare a uccidere il proprio popolo impunemente.

“Occorre una soluzione politica che comprenda pressioni a Iran, Russia e Arabia Saudita affinché smettano di alimentare lo spargimento di sangue. In tal senso, le misure di rafforzamento della fiducia condotte dall’Onu sono importanti tanto quanto la conferenza dei donatori della Siria che avrà luogo a Londra il 4 febbraio. Bisogna intensificare gli sforzi! Dobbiamo riunire – ancora una volta – tutti gli attori regionali e internazionali, e questa volta dobbiamo fare meglio, perché non ci sono altre vie”.