In seguito al voto di oggi in plenaria a favore del rapporto "Gestione trasparente e responsabile delle risorse naturali nei paesi in via di sviluppo: il caso delle foreste", la presidente della commissione Sviluppo Linda McAvan, la relatrice S&D in commissione Commerciale internazionale Maria Arena e il relatore ombra S&D in commissione Sviluppo, Seb Dance dicono in una dichiarazione congiunta:

“I gruppi del Ppe e dell’Ecr parlano sempre del nesso tra business e sviluppo, ma quando si tratta di un voto che garantisca che il business della silvicoltura sia vantaggioso per le comunità forestali, hanno mostrato la loro vera faccia. Il voto di oggi è stato una grande opportunità a livello europeo per chiedere garanzie per le popolazioni indigene e le comunità delle foreste nei paesi in via di sviluppo, per garantire che il legname non sia il prossimo ‘diamante da conflitto’. Ecco perché il gruppo S & D è orgoglioso di aver votato e ottenuto misure in linea con questi obiettivi.

“La politica commerciale può e dovrebbe essere un potente strumento per promuovere l'uso sostenibile delle risorse naturali stabilendo quadri normativi vincolanti affinché le imprese rispettino gli impegni ambientali. Cercando di eliminare tutti i riferimenti a tali misure vincolanti, i conservatori hanno chiaramente mostrato che il loro unico obiettivo è mettere gli interessi privati davanti all'ambiente e ai diritti umani.

“È un peccato che il Ppe e l'Ecr abbiano scelto di ignorare il ruolo potenziale che l'Europa può svolgere nella salvaguardia dei diritti umani, cercando piuttosto di ridurre la trasparenza e la sostenibilità in questa relazione. Siamo molto lieti che una coalizione progressista abbia finalmente aperto la strada all'invio di un forte messaggio secondo cui sostenibilità, commercio e sviluppo non siano idee reciprocamente esclusive”.

 

Eurodeputati coinvolti
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Belgio