Oggi, gli eurodeputati S&D hanno ottenuto l’adozione di una risoluzione parlamentare in cui si esorta la Commissione europea e il Servizio di azione esterna dell’Ue a impegnarsi in modo costruttivo presso le Nazioni Unite per arrivare a uno strumento vincolante sul legame tra imprese e diritti umani.

L'iniziativa, che entrerà nel suo quarto round di negoziati questo mese, cerca di stabilire meccanismi per il risarcimento delle vittime di violazioni dei diritti umani perpetrate dalle multinazionali.

La presidente della commissione Sviluppo internazionale ed eurodeputata S&D, Linda McAvan dichiara:

“In un momento in cui le soluzioni multilaterali sono più importanti che mai, è fondamentale che alla Commissione europea e al Servizio di azione esterna venga conferito il mandato di essere pienamente coinvolti nei negoziati Onu. Abbiamo visto in diversi caso come l'approccio volontario alla due diligence e alla responsabilità sociale d’impresa non sia sufficiente: le violazioni dei diritti umani da parte delle multinazionali stanno continuando in tutto il mondo e l'Unione europea deve trasformare i suoi valori in azioni concrete, impegnandosi in modo costruttivo per uno strumento che tenga conto di questi elementi”.

Il coordinatore S&D sui temi legati allo sviluppo internazionale, Norbert Neuser afferma:

“Le vittime di violazioni dei diritti umani da parte di imprese transnazionali sono molto spesso comunità vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo, ossia popolazioni indigene, donne e bambini. Tali vittime si trovano dei muri enormi dinanzi a loro quando cercano giustizia per gli abusi subiti. Se vogliamo seriamente sfruttare la globalizzazione e bilanciare diritti e responsabilità degli investitori, è ora che l'Ue assuma la guida delle Nazioni Unite per uno sforzo globale a favore delle vittime”.