S&D: "La proposta della Commissione è un buon punto di partenza per l'Economia circolare"

Oggi, i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno accolto la nuova proposta della Commissione europea di iniziare un percorso di transizione verso un modello economico che riduca i rifiuti e promuova il riuso, l'efficienza, la durata e il riciclo.

Il gruppo S&D ha battuto con forza i pugni sulla necessità di un nuovo paradigma che passi da un modello lineare "take-make-dispose" a un'Economia circolare, in modo particolare quando, un anno e mezzo fa, Jean-Claude Juncker si insedio' alla presidenza della Commissione e l'Economia circolare rischio' di essere messa da parte.

La vicepresidente S&D per la sostenibilità, Kathleen Van Brempt, dichiara:

"Noi, Socialisti e Democratici, abbiamo lottato per salvare questo importantissimo progetto e ottenere un impegno dalla Commissione europea. Che finalmente ha indicato scadenza e campo d'azione. Ogni anno, circa 600 milioni di tonnellate di rifiuti, che potrebbero essere riutilizzati, finiscono per essere smaltiti: da qui l'urgenza di fermare il trend e di avviare una reale transizione verso un ciclo di produzione etico, efficiente e smart. Dovremo limitare sia la quota di materie prime vergini che 'entrano' nel ciclo, sia i rifiuti che 'escono' dal ciclo.

"Nel complesso si tratta di una proposta molto positiva perché stabilisce una visione ambiziosa e una tabella di marcia in cui prevale un approccio globale e multidisciplinare. Non si tratta solo una questione ambientale, ma in generale di una nuova mentalità attraverso cui considerare e promuovere in tutte le politiche la dimensione 'circolare' dei prodotti, dei materiali e dei processi. Cio' migliorerà inoltre la produttività e creerà nuovi posti di lavoro: una produttività delle risorse superiore del 30% entro il 2030 aumenterebbe il Pil dell'Unione dell'1% e creerebbe più di 2 milioni di posti di lavoro aggiuntivi.

"Siamo lieti che la Commissione abbia fatto proprie molte delle raccomandazioni che abbiamo stilato Libro bianco S&D,  come quella per un'accezione più ampia di Eco-design. Bisogna andare oltre l'energia e includere la durata, la riparabilità e il riciclo. Perché esistono apparecchi che si rompono prima della fine del periodo di garanzia? I consumatori voglioni saperlo. Pertanto, è molto positivo che la Commissione voglia istiture un programma di test indipendente per scoprire apparecchi o progetti difettosi.

"Tuttavia, questa roadmap ambiziosa deve essere sostenuta da target specifici e il nostro gruppo politico proverà a creare un blocco di consenso al Parlamento per introdurre quei target che assicurino la buona riuscita della roadmap".

L'eurodeputata S&D Simona Bonafè, responsabile del pacchetto rifiuti al Parlamento europeo, dichiara:

"Con questo nuovo pacchetto, la Commissione europea, e in particolare il primo vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, ha rispettato la promessa di presentare una proposta riveduta e più completa entro la fine dell'anno. La Commissione ha adottato un approccio olistico che tiene conto di tutte le fasi di vita del prodotto, consentendo davvero la 'chiusura del cerchio'. Il pacchetto non è più incentrato solo sulle modalità di smaltimento dei rifiuti, ma dà chiari segnali al settore industriale su come riallocare maggiori risorse verso una produzione efficiente e concorrenziale che tenga conto dei principi di durata, riciclabilità e riparabilità.
"Se l'intero pacchetto disegna un quadro ambizioso verso un'Economia circolare, lo stesso non si puo' dire sui target fissati con il nuovo Pacchetto rifiuti.

"Pensiamo anche che il target del 65% per il riciclo dei rifiuti cittadini entro il 2030 non sia abbastanza. La proposta che avevamo già discusso con la commissione Barroso nel 2014 fissava al 70% il target e questo è il livello minimo per cui ci batteremo al Parlamento. Tale pacchetto manca anche di target concreti per la riduzione dei rifiuti in mare e per la riduzione dei rifiuti alimentari. Non si tratta di questioni ambientali ma etiche.
"Avere un target obbligatorio per lo smaltimento in discarica e dei requisiti minimi per la Responsabilità estesa del produttore è un buon punto di partenza. Il gruppo S&D è in attesa delle discussioni in seno al Parlamento e con il Consiglio per approfondire ulteriormente questi punti allargando gli schemi relativi alla Responsabilità estesa del produttore ad altre categorie di prodotti e creando una nuova strategia sulle materie plastiche, con nuovi strumenti come gli standard per i componenti riciclati e di origine biologica. In tal modo, si aumenterebbe la domanda di materie prime secondarie di alta qualità e di origine biologica".

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Belgio