S&D: la candidatura della Turchia all'adesione all'Ue comporta diritti e obblighi

A margine della presentazione di oggi da parte del commissario  Johannes Hahn della relazione della Commissione sui progressi fatti dalla Turchia, il presidente S&D Gianni Pittella ha detto:

“Concordiamo pienamente con le conclusioni critiche della Commissione europea sulla situazione dei diritti umani in Turchia, e sollecitiamo nuovamente il governo turco ad accelerare il processo di riforme per rispettare l' acquis communautaire (le leggi e i principi dell'Ue) e i criteri di Copenhagen, sia dal punto di vista normativo che nella pratica.

“Le relazioni tra Turchia e Unione europea devono essere rafforzate, in particolare attraverso il processo dei negoziati di adesione.

“La Turchia, in quanto paese candidato per l'adesione all'Ue, ha dei diritti e degli obblighi, e il pieno rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali – in particolare per quanto riguarda la libertà dei mezzi di informazione e l'indipendenza del sistema giudiziario – è un obbligo e un prerequisito per l'integrazione europea.

“Chiediamo al Consiglio di riprendere il processo di adesione con la Turchia aprendo negoziati su questi nuovi punti, in special modo nel campo dei diritti fondamentali, della giustizia e degli affari interni”.

L'eurodeputato Richard Howitt, coordinatore S&D per gli affari esteri, ha detto:

“Ci rammarichiamo per il ritardo nella pubblicazione del pacchetto per l'allargamento di quest'anno. Ci sono sempre elezioni imminenti in uno o più paesi. Il ritardo nel proporre la posizione pubblica dell'Europa prima delle elezioni in Turchia può avere avuto un impatto politico interno sulle elezioni, pari a quello che avrebbe avuto una pubblicazione precedente a tali elezioni”.

“Il gruppo S&D ha sempre appoggiato con forza l'integrazione della Turchia nell'Unione europea. Per questo accogliamo con favore l'idea di aprire nuovi capitoli negoziali. Consideriamo inoltre la Turchia un partner centrale per affrontare la crisi dei migranti, e un attore molto importante per risolvere il conflitto in Siria.

“Esprimiamo però le nostre serie preoccupazioni per le violazioni del diritto di associazione, della libertà di stampa e dei diritti delle minoranze, in particolare durante il periodo elettorale”.