S&D: "Impegnati per un futuro europeo per i Balcani. L’Ue deve proseguire gli sforzi"

I Socialisti e Democratici del Parlamento europeo appoggiano con decisione un futuro europeo per gli stati dei Balcani occidentali e ritengono che la politica di allargamento dell’Europa rafforzi la stabilità e la democrazia in questa regione e debba essere pertanto portata avanti.
 
A margine delle discussioni di ieri in seno alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo circa le relazioni sui progressi di Montenegro, Serbia, Kosovo e FYROM (l'ex Repubblica Yugoslava di Macedonia), Gianni Pittella ha detto;
 
 “Il processo di allargamento dell’Unione europea rappresenta una storia di successo, è una parte integrante e necessaria della nostra visione progressista dell’Europa, ed è fondamentale per promuovere la democrazia e migliorare la stabilità economica e politica della regione.

“Le sfide rimangono e tutti i paesi candidati devono continuare ad accelerare i propri sforzi per applicare l’acquis communautaire (il corpo principale di leggi e standard già in vigore in tutta l’UE) e rispettare i criteri di Copenhagen.
 
“Ulteriori sforzi dovranno essere fatti per attuare le riforme, in particolare per quanto riguarda il sistema giudiziario, lo Stato di diritto, la libertà di espressione, i diritti delle minoranze e della lotta alla corruzione. In alcuni casi la mancanza di progressi nel processo di adesione all’Ue rischia di pregiudicare l’efficacia della condizionalità dell’Ue e di indebolire gli standard democratici”.
 
Knut Fleckenstein, vicepresidente S&D responsabile per gli Affari esteri, ha aggiunto:
 
 “L’Unione Europea ha bisogno di una strategia di allargamento dinamica che mantenga saldamente i paesi entranti sul cammino delle riforme sostenibili e garantisca il successo dei processi di adesione.
 
 “La crisi economica e finanziaria dell’Unione europea ha colpito anche molti dei nostri vicini, specialmente i paesi dei Balcani occidentali, che aspirano a diventare stati membri dell’Unione europea. La loro difficile situazione economica ha reso maggiormente necessario attuare programmi di riforma europei ambiziosi. Dovremmo, di conseguenza, essere chiari nel nostro impegno e supporto per poterli aiutare a mantenere lo slancio impresso al processo di riforma.
 
Victor Boştinaru, eurodeputato S&D e vicepresidente per gli Affari esteri, ha detto:
 
 “L’anno passato è stato particolarmente importante per il processo di integrazione europea. Inoltre, anche se la strada per l’Unione Europea potrebbe essere più lunga del previsto, è importante che le critiche siano prese seriamente in considerazione da parte dei candidati. Il rispetto delle libertà e una maggiore tolleranza sono le sfide maggiori per i Balcani occidentali.
“La Serbia ha formalmente iniziato i negoziati per l’adesione, che hanno segnato i progressi del Paese nell’ultima decade. La libertà di stampa è sotto i riflettori in tutti i paesi dell’allargamento. Ad ogni modo, vi sono preoccupazioni particolarmente serie riguardo al deterioramento della libertà di stampa in Serbia da quando si è insediato il nuovo governo. Le autorità devono creare e assicurare un contesto favorevole dove i media possano lavorare liberamente. Oltretutto, nel caso della Serbia, siamo preoccupati per la notevole discordanza del suo allineamento in politica estera con quello dell’Unione europea.
 
 “Il dialogo tra la Serbia e il Kosovo è una priorità per entrambi ed è un passo positivo necessario verso la normalizzazione e la stabilità. La partecipazione dei serbi alle elezioni nazionali nel Nord e nel Sud del Kosovo e i relativi progressi nello smantellamento delle strutture parallele è un risultato di questi fruttuosi colloqui".