S&D: “Il Consiglio deve garantire la condivisione del rischio delle banche”

Dopo l’importante votazione della scorsa notte in commissione Affari economici e monetari, gli eurodeputati S&D hanno invitato il Consiglio a portare avanti i lavori per ridurre il rischio nel settore bancario e rafforzare ulteriormente la capacità di recupero delle banche dell'Ue. I Socialisti e Democratici hanno esortato i ministri delle Finanze europei a concordare proposte serie e ambiziose per riformare l'Unione monetaria europea senza ulteriori indugi. La mancanza di progressi è già costata eccessivamente ai cittadini Ue.

Il negoziatore del Parlamento sul CRR/CRD, l’eurodeputato Peter Simon dichiara:

“Ieri abbiamo inviato un segnale forte nell’ottica di una maggiore stabilità finanziaria e chiari requisiti normativi per le banche a basso rischio. L'idea che una piccola banca a basso rischio venga trattata allo stesso modo di una grande banca internazionale deve appartenere al passato. Ciò significa che è necessario alleggerire le banche con piccoli e bassi rischi in termini di riduzione degli oneri amministrativi, senza ridurre i requisiti prudenziali, come i fondi propri minimi o i requisiti di liquidità.

“La proporzionalità nella regolamentazione bancaria significa anche che le grandi banche di rilevanza sistemica, che in passato si sono in parte affidate ai salvataggi sulle spalle dei contribuenti a causa dei loro rischiosi modelli di business, non vengano gestite in modo irresponsabile. La posizione del Parlamento europeo è che le grandi banche di rilevanza sistemica dovrebbero mantenere più capitale rispettando un rapporto di leva più rigoroso. Ciò significa che stiamo andando oltre la proposta della Commissione europea. Inoltre, le transazioni commerciali rischiose dovrebbero essere coperte più accuratamente da un nuovo quadro.

“La questione della sostenibilità dovrebbe essere presa in maggiore considerazione in futuro. Le banche dovrebbero considerare i rischi derivanti da problemi ambientali, sociali e di governance attenendosi alle linee guida europee. Il Parlamento europeo ha inoltre convenuto che nel settore bancario vada rispettato l’equilibrio nelle retribuzione tra i generi, con monitoraggi ed eventuali segnalazioni”.

La portavoce del gruppo S&D per gli affari economici e monetari, Pervenche Berès, deputata del Parlamento europeo, aggiunge:

“Ora che i colegislatori stanno per approvare le misure di riduzione del rischio e che i governi francese e tedesco hanno finalmente accettato di assumersi le loro responsabilità, l'Ue deve garantire al più presto una credibile rete di sicurezza per i depositanti in tutto il Continente. Solo costruendo il terzo pilastro dell'Unione bancaria, l’EDIS, l'Europa rispetterà i propri impegni in materia di solidarietà e quindi sarà all'altezza dei suoi valori”.

Il negoziatore S&D sul BRRD/SRMR, Pedro Silva Pereira afferma:

“La posizione votata ieri sera sulla Direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche (BRRD2) è in linea generale positiva ed equilibrata. Vogliamo che le banche detengano sufficienti fondi propri e passività idonee (MREL) per assorbire le perdite e facilitare la ricapitalizzazione delle banche in caso di risoluzione al fine di proteggere i contribuenti. Vogliamo anche che siano in grado di finanziare l'economia, promuovendo la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Crediamo che questo difficile equilibrio sia stato raggiunto. Nelle future discussioni con il Consiglio, noi Socialisti e Democratici continueremo a difendere un solido sistema di riduzione dei rischi e un quadro affidabile per difendere i depositi e gli investimenti dei nostri cittadini in tempi difficili”.

L’eurodeputato  S&D Roberto Gualtieri, presidente della commissione Affari economici  monetari del Parlamento europeo, aggiunge:

“Con il voto di ieri sera, il Parlamento ha approvato un pacchetto che trova il giusto equilibrio tra rafforzare la resilienza e la stabilità del settore bancario e fornire il sostegno necessario alla crescita. Ridurre i rischi nel sistema bancario è stato in cima alla nostra agenda negli anni passati. Siamo fiduciosi che approvando queste misure metteremo a disposizione delle banche un solido quadro legislativo che consenta loro di operare al meglio”.

Nota per la stampa

Il regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) e la direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD), adottati nel 2013, stabiliscono requisiti prudenziali per le banche e le imprese di investimento e norme in materia di governance e vigilanza.

La direttiva su risanamento e risoluzione delle banche (BRRD) e il regolamento sul meccanismo di risoluzione unico (SRMR), adottati nel 2014, stabiliscono le norme sul risanamento e la risoluzione degli istituti in dissesto e stabiliscono il meccanismo di risoluzione unico.

La riduzione del rischio si riferisce a tutte le misure come il pacchetto bancario, quella sui prestiti in sofferenza (NPL), le riforme strutturali, la riduzione del debito pubblico e l'attenzione ai deficit.

La condivisione del rischio si riferisce al terzo pilastro dell'Unione bancaria (l’EDIS), a qualsiasi forma di mutualizzazione del debito (eurobond) e, in misura minore, alla nuova proposta su SBB, il FEM e la capacità di bilancio dell’Eurozona.