Il Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione in cui si critica il piano della Germania di introdurre un sistema di pedaggio. Il governo tedesco ha introdotto una esenzione de-facto dal pedaggio che consente ai veicoli registrati in Germania uno sconto. La Commissione ha reputato questo sistema discriminatorio nel quadro delle tariffe stradali all’interno dell’Ue e ha avviato una procedura d’infrazione.

Dopo una serie di discussioni con il governo tedesco, la procedura d’infrazione è stata bloccata nel dicembre 2016 a seguito di cambiamenti strutturali nell’attuazione dei pedaggi. Tuttavia, la discriminazione resta in piedi. A seguito di una interrogazione orale alla Commissione nel corso della plenaria di febbraio, il Parlamento europeo ha approvato oggi una risoluzione in cui si dichiara che il sistema di pedaggi tedesco contiene elementi che rappresentano una violazione della legge Ue e dei principi fondamentali dei Trattati, in particolare per quel che riguarda la discriminazione basata sulla nazionalità.

Ismail Ertug, eurodeputata e portavoce S&D sui trasporti, dichiara:

“La procedura d’infrazione contro la Germania è stata messa in stand-by dopo che il presidente della Commissione ha affiancato il commissario responsabile e ha trovato un accordo con il ministero dei Trasporti tedesco. Questo solleva molte questioni. Fino a oggi non sono stati resi pubblici quali cambiamenti la Commissione Ue e il governo tedesco hanno fatto alla legge sui pedaggi e perché si suppone adesso che essa sia pienamente compatibile con la legge Ue. La commissaria Ue Violeta Bulc deve ancora darci diverse risposte.

“I piani sui pedaggi del ministero dei Trasporti non sono ancora ‘adatti a circolare’. Essi discriminano i conducenti europei e non sono in linea con la legge Ue.

“Probabilmente, toccherà alla Corte europea di giustizia esprimersi su tale questione. Una cosa sappiamo per cento: Dobrindt e l’Unione cristiano sociale (la CSU) in Bavaria hanno preso in giro se stessi. Esperti, infatti, stimano che l’attuazione del nuovo sistema di pedaggi costerà di più dei guadagni che comporterà”.