S&D chiede norme più ambiziose per promuovere l’uso delle rinnovabili

I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo sono determinati a raggiungere gli obiettivi fissati per la riduzione della emissioni nell’Unione, con un taglio di almeno il 40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, al fine di restare ben al di sotto di un aumento della temperatura di 2°C. Ecco perché gli eurodeputati S&D in commissione Ambiente si sono opposti ieri al tentativo dei conservatori di ridurre tale ambizione nel corso di un voto sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.

Non agire non solo porterebbe alla dipendenza da importazioni costose di energia, ma mettere  anche a rischio i nostri impegni nella riduzione delle emissioni di gas serra e nel rispettare l’accordo di Parigi del 2015 sul cambiamento climatico. La commissione Ambiente ha votato a favore del divieto all’uso dell’olio di palma a partire dal 2021 e ha chiesto che altri biocarburanti problematici siano vietati gradualmente.

 

L’eurodeputato Jo Leinen, portavoce S&D sulle fonti rinnovabili di energia in commissione Ambiente, dichiara:

“Servono obiettivi ambiziosi per le energie rinnovabili cosi’ come salvaguardie di sostenibilità. Rendere vincolante a livello nazionale l’obiettivo del 35% di energia da fonti rinnovabili nei consumi entro il 2030 sarebbe il giusto segnale per imprese e investitori. La Commissione europea e gli Stati membri Ue hanno finora suggerito un target di appena il 27%.

“Specialmente nel settore dei trasporti c’è ancora molto da fare. Nei prossimi anni, dobbiamo transitare verso biocarburanti avanzati provenienti dai residui e dai rifiuti, ma anche verso i mezzi elettrici. La commissione Ambiente ci indica la giusta strada da seguire per questo tipo di sviluppo. Il consumo di suolo per i biocarburanti non deve ridurre l’approvvigionamento di cibo e mangimi. E non deve risolversi nella deforestazione.

“Il più grande contributo a fonti di riscaldamento rinnovabili arriva dalla bioenergia. Condanno il fatto che la commissione non sia riuscita a rafforzare i criteri di sostenibilità per l’uso di biomasse. I gruppi conservatori al Parlamento hanno avuto un approccio più che contestabile sul fronte della protezione climatica. La domanda di pellet e schegge di legno per il riscaldamento molto probabilmente crescerà. Per questo, non dobbiamo consentire che l’intero albero sia usato come combustibile. Con l’attuale proposta, rischiamo di non garantire la gestione sostenibile delle foreste. Le foreste svolgono un ruolo fondamentale come sink biosferico e come habitat per importanti specie animali. Non possiamo permetterci di perdere queste risorse o bruciarle. Parti limitate come i residui possono ancora essere usate per scopi energetici. La proposta in campo va ben al di là di questo principio”. 

 

L’eurodeputata Miriam Dalli, portavoce S&D sull’Ambiente, dice:

"Il gruppo S&D ha votato a favore di target ambiziosi sulle rinnovabili, con un focus speciale sul settore dei trasporti. Abbiamo dato un forte supporto ai biocarburanti avanzati, dal momento che questi svolgono un ruolo di lungo termine nella decarbonizzazione dei trasporti, e abbiamo sottolineato il ruolo dei mezzi elettrici in merito ai target 2030.

"Non basta parlare di biocarburanti quando si parla di trasporto pulito e di rinnovabili nei trasporti. Dobbiamo puntare sul trasporto elettrico, anche per quel che riguarda il raggiungimento dei target 2030 sulle rinnovabili.

"In futuro, avremo bisogno di una grande quantità di carburante per il trasporto pulito, dato che la domanda nel settore dei trasporti continua a crescere con forza. Occorre una grande quantità che sia anche di alta qualità e con criteri di sostenibilità stringenti e attuabili”.