Martedì, i governi dell'Ue hanno deciso di puntare entro il giugno 2019 all'apertura dei negoziati di adesione sia con Albania che con la Macedonia del Nord. Il gruppo S&D avrebbe preferito che tale deadline fosse fissata prima delle elezioni europee del prossimo anno, ma evidentemente è mancata l’ambizione necessaria. Chiediamo al Consiglio europeo che si riunirà oggi a Bruxelles di impegnarsi con chiarezza affinché i negoziati di adesione non vengano ulteriormente ritardati.

Victor Bostinaru, vicepresidente S&D per gli affari esteri, dichiara:

“Il processo di allargamento dell'Ue è una strada a doppio senso: sono necessarie importanti riforme da parte dei paesi dei Balcani occidentali per soddisfare i criteri di Copenaghen, mentre l'Ue deve rimanere coerente e credibile e garantire condizioni rigorose ma giuste. I progressi compiuti dall'Albania e dalla Macedonia del Nord sono indiscutibili e resto convinto che la cosa giusta da fare sarebbe l'apertura dei negoziati di adesione per questi due paesi già da oggi. A ogni modo, il giugno 2019 rimane vicino e confido che i due paesi continueranno il loro percorso di riforme democratiche e ambiziose. Non vi è dubbio che il futuro dei Balcani occidentali rimanga all'interno di un'Unione europea forte e unita, e che non vi sia migliore alternativa per i loro cittadini, cosi’ come per la sicurezza e la prosperità dell'Unione.

“È nostro dovere adesso spiegare ai nostri cittadini i benefici di questo processo, che sono molti. Il nostro impegno per il futuro europeo dei Balcani occidentali deve rimanere una priorità per l'Unione e non può essere ostacolato da giochi elettorali a breve termine”.

Il relatore del Parlamento europeo sull'Albania e portavoce S&D per gli affari esteri, Knut Fleckenstein, afferma:

“Come relatore per l'Albania, sono convinto che Tirana avrebbe meritato l’apertura dei negoziati di adesione già quest'anno, ma a ogni modo questo traguardo resta a portata di mano ed è stata fissata una chiara tempistica. Sono fiducioso che il governo albanese e il suo popolo accetteranno la prevista apertura dei negoziati nel giugno 2019 come incoraggiamento per accelerare l'attuazione di ulteriori riforme.

“I cittadini albanesi saranno i primi a beneficiare direttamente della riforma della giustizia con il suo processo di controllo dei giudici e dei pubblici ministeri, oltre che del rafforzamento della lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. L'Albania ha fatto progressi costanti su tali riforme e tutti coloro che seguono il paese da vicino li riconoscono. È fondamentale che le persone sentano i benefici di questo processo nella vita di tutti i giorni, a esempio nei settori dell'istruzione e della salute, negli affari e nel rispetto dei diritti di proprietà”.

Tonino Picula, portavoce S&D per la Macedonia del Nord, aggiunge:

“Sebbene con un ritardo di 10 anni, posso congratularmi con i macedoni per il successo nell'apertura dei negoziati di adesione entro il prossimo anno. E’ finalmente chiaro che i negoziati inizieranno nel giugno 2019. La Macedonia del Nord e la Commissione europea possono iniziare i preparativi fin da oggi.

“La Macedonia del Nord merita davvero l'apertura dei negoziati di adesione. In un solo anno, il governo del primo ministro Zaev ha svolto un ottimo lavoro nelle riforme e sono certo che proseguiranno con lo stesso ritmo. L'accordo con la Grecia sul problema del nome ha risolto l'ultimo blocco permanente nell'apertura dei negoziati. Il gruppo S&D vuole nuovamente congratularsi con i governi di entrambi i paesi. I cittadini macedoni potranno dire la loro con un referendum. La decisione del Consiglio conferma ai macedoni che un governo che mantiene le sue promesse è sostenuto anche dall'Unione europea”.

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