S&D: “Al fianco dei Balcani occidentali perché raggiungano le loro aspirazioni europee”

Il gruppo S&D al Parlamento europeo resta impegnato nel processo di allargamento dei Balcani e sottolinea come le politiche di allargamento dell’Europa rafforzino la stabilità e la democrazia in questa regione, che va mantenuta e rafforzata.  

Dopo il dibattito di ieri in plenaria al Parlamento europeo e l’approvazione di oggi delle relazione sui progressi di Serbia, Kosovo e della ex Repubblica jugoslava di Macedonia, arrivata dopo le elezioni in questi tre paesi, il gruppo S&D esprime soddisfazione per dei testi che offrono una buona piattaforma da cui partire per avviare le riforme più urgenti e velocizzare il cammino verso l’integrazione europea.

L’eurodeputata Tanja Fajon, vicepresidente S&D e relatrice ombra sulla Serbia, dichiara:

"Accolgo con favore l’adozione del report 2016 sulla Serbia, che dimostra che alcuni progressi sono stati fatti. Tuttavia, temo che la situazione sulla carta non rifletta il reale stato della Serbia. Troppo spesso, ho sentito cittadini serbi, specialmente i giovani, lamentarsi delle carenze nello stato di diritto, nella democrazia, nella libertà dei media e nel rispetto dei diritti umani. Non è questa la Serbia che puo’ far parte della famiglia Ue. Essendo un importante player nella regione, vorrei che la Serbia facesse passi avanti diventando un paese prospero, economicamente e socialmente, in cui la democrazia si concretizza nella vita di tutti i  giorni e non resti solo sulla carta".

Pier Antonio Panzeri, deputato e relatore ombra S&D sul Kosovo, afferma:

"L’approvazione di questo report ci aiuta a focalizzarci sui diversi punti cruciali che rallentano l’integrazione del Kosovo. La relazione identifica alcuni miglioramenti importanti che andrebbero compiuti a livello economico e fiscale, ma se il Kosovo vuole continuare il percorso di sviluppo sostenibile di lungo termine, occorre anche attuare riforme strutturali, economiche e sociali, che possono essere raggiunte solo con una migliore cooperazione tra tutti i gruppi politici.

"Nonostante il risultato, legato alle ultime elezioni, mostri un quadro frammentato e complicato nelle relazioni con la vicina Serbia, noi continuiamo ad augurarci che il futuro governo riesca a garantire stabilità al paese e possa cosi’ proseguire il processo di integrazione con l’Unione europea. In aggiunta, credo che vada risolta la questione riguardante il mancato riconoscimento del Kosovo da parte di cinque Stati membri Ue. Sono convinto una modifica delle posizioni di questi paesi potrebbe consentire dei miglioramenti nelle relazioni tra Kosovo e Serbia”.

L’eurodeputato Tonino Picula, relatore ombra sulla FYROM, dice: 

"Il report adottato è equilibrato ed esprimo apprezzamento per la formazione di un nuovo governo guidato dal  SDSM, partito che fa parte della nostra famiglia politica. Questo esecutivo ha la possibilità di mostrare un diverso stile di governance, più democratica, inclusiva e orientata alle riforme. L’attuazione dell’accordo di Pržino Agreement e delle priorità di riforme urgenti sono vitali per riportare la Macedonia sul percorso di integrazione europea, per il quale tutti i partiti sono impegnati e che tutti i cittadini vogliono e meritano.

"Il gruppo S&D è pronto a lavorare con il nuovo governo per dar seguito alle aspirazioni dei cittadini e portare avanti le riforme necessarie al paese”.

Eurodeputati coinvolti