La prossima revisione del Quadro finanziario pluriennale (QFP) da parte della Commissione deve chiarire la necessità di avere risorse maggiori per contrastare le molteplici crisi che l'Europa sta attraversando. È stato questo il messaggio inviato dal Parlamento europeo prima che la Commissione avanzi la sua proposta legislativa nell'autunno del 2016. Il QFP copre il periodo 2014-2020 e fornisce le linee guida e la struttura per il bilancio annuale dell'Ue in quel periodo.

La vicepresidente S&D Isabelle Thomas, coautrice della relazione del Parlamento, ha detto:

“E' chiaro che l'attuale QFP è già stato spinto fino al limite nei primi due anni. Se vogliamo seriamente contrastare la crisi migratoria e dei rifugiati, stimolare le nostre economie stagnanti e affrontare il problema della disoccupazione giovanile, è assolutamente fondamentale una revisione ambiziosa del QFP. Questa revisione deve tenere conto di queste crisi ma anche delle altre iniziative politiche che non erano previste al momento dell'adozione del QFP.

“Chiediamo una spesa maggiore nelle aree specifiche in cui questa è disperatamente necessaria. In molti paesi la crescita è troppo lenta e la disoccupazione, specialmente tra i giovani, è troppo alta. Il QFP deve essere rivisto al rialzo in queste aree se vogliamo seriamente affrontare questi problemi.

“Questa relazione è un primo passo per ricostruire un bilancio serio per l'Ue e fare progressi nelle risorse proprie effettive. Rimaniamo determinati per il raggiungimento di questi obiettivi”.

Eider Gardiazabal Rubial, portavoce S&D per il bilancio, ha detto:

“Quando abbiamo negoziato il QFP per il periodo 2014-2020 nel 2013, in Europa arrivavano poche centinaia di migliaia di rifugiati all'anno. Oggi questo numero supera abbondantemente il milione. Dobbiamo riconoscere che le circostanze sono cambiate e che abbiamo bisogno di maggiori risorse per affrontare la dimensione delle sfide che ci troviamo di fronte.

“Dobbiamo inoltre guardare al modo di migliorare le modalità con cui l'Ue è finanziata. Lo spettacolo annuale di governi, Parlamento e Commissione che litigano per mesi è un modo ridicolo di gestire il bilancio di una grande organizzazione internazionale. Reputiamo che l'ue debba avere la capacità di ottenere di più dalle proprie risorse, sia garantendo flussi finanziari più chari e consistenti, sia rendendosi più trasparente presso i cittadini.

“L'attuale QFP ha dovuto inoltre fare i conti con un enorme accumularsi di debiti non pagati  dal precedente QFP. Dobbiamo assicurare che stavolta cio' non si ripeta.  Chiediamo quindi una revisione al rialzo del massimale complessivo dei pagamenti e l'elaborazione di un nuovo piano di pagamento per evitare il caos che ci siamo ritrovati oggi”.

Nota per i giornalisti

Ci si aspetta che la Commissione avanzi le sue proposte sulla revisione del QFP in autunno. Una revisione richiederebbe la procedura legislativa speciale, per la quale sarebbe necessario un voto unanime in Consiglio in caso di revisione al rialzo dei massimali e del consenso del Parlamento a maggioranza semplice.

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