Pittella alla manifestazione S&D: niente più muri in Europa, difendiamo Schengen per salvare l’Ue

A margine della manifestazione indetta oggi a Bruxelles dal gruppo S&D per lanciare il nostro appello ‘Niente più muri in Europa’, il presidente Gianni Pittella ha sottolineato come serva l’impegno di tutti nella battaglia per salvare l’Europa. Per Pittella, la crisi attuale è una minaccia, non solo per l’Ue come insieme di istituzioni, ma, ancora più importante, per l’Europa come progetto per le future generazioni.

In vista del summit del Consiglio che inizierà domani a Bruxelles, Pittella dichiara:

"L’accordo con la Turchia è importante, ma non ad ogni costo. L’Europa non sarà salvata da Ankara. Dobbiamo salvare noi stessi attuando finalmente il sistema di ripartizione dei rifugiati, rinforzando Schengen e rivedendo l’accordo di Dublino. Occorre avviare delle procedure di infrazione  contro quegli Stati membri che non danno seguito alle decisione adottate sul sistema di ripartizione dei rifugiati. Allo stesso modo di come avviene quando si tratta di questioni fiscali. L’esistenza stessa dell’Unione europea è a rischio.

"Crediamo che l’accordo con la Turchia costituisca un buon passo in avanti. Tuttavia, i diritti umani e la libertà di stampa, così come i diritti delle minoranze, non sono negoziabili e non li svenderemo. Nell’ottica di proseguire i colloqui sull’adesione all’Ue, la Turchia dovrebbe anche applicare in pieno il Protocollo di Ankara, riconoscendo la Repubblica di Cipro. Con questo Vertice, il terzo in tre mesi, ci attendiamo che finalmente si giunga a una decisione conclusiva, che abbatta i muri e ponga le basi per una nuova Europa basata sulla solidarietà e la responsabilità”.


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Gianni Pittella's speech at the Demonstration (EN)