Oggi, il Parlamento europeo ha approvato due report sulla Politica di difesa e sicurezza comune.

A margine del voto in plenaria, il vicepresidente S&D Victor Boştinaru dichiara:

"Una forte cooperazione nel contesto della PESC/PSDC è la migliore risposta alle complesse sfide alla sicurezza interna ed esterna che l'Unione sta affrontando oggi e alle aspettative dei nostri cittadini, partner e alleati. La relazione esprime apprezzamento per gli importanti progressi compiuti negli anni passati verso la costruzione di una difesa europea credibile, compreso il Fondo europeo di difesa e la recente istituzione di una cooperazione strutturata permanente ambiziosa e inclusiva (PESCO). Nel frattempo, il nostro partenariato strategico e complementare con la NATO rimane essenziale.

"Una strategia credibile di allargamento per i Balcani occidentali rimane cruciale per la sicurezza e la stabilità dell'Unione ed è una priorità chiave per il gruppo S&D, e pertanto è stata chiaramente espressa in entrambe le relazioni. Abbiamo quindi sottolineato la necessità per tutti i paesi candidati di allinearsi con la politica estera e di sicurezza dell'Ue e incoraggiare, il prima possibile, l'apertura del capitolo 31 per tutti i paesi dei Balcani occidentali".

 

Il relatore ombra del gruppo S&D sulla Politica di sicurezza e difesa comune, l’eurodeputato croato Tonino Picula dichiara:

"Grazie ad alcune iniziative e ai risultati conseguiti durante quest'anno, come la PESCO, l'articolo 50 del Trattato di Lisbona sta diventando sempre più esteso. Non si tratta di militarizzazione di un progetto europeo o di creazione di un esercito comune, si tratta di soddisfare le aspettative di oltre due terzi dei nostri cittadini che indicano la sicurezza come priorità. Stiamo duplicando le nostre azioni da troppo tempo e spendendo risorse in modo scoordinato.

"Voglio anche cogliere questa opportunità e sottolineare l'importanza di continuare un processo di allargamento credibile come migliore garanzia per la sicurezza sui confini sud-orientali dell'Unione, ma anche all'interno dell'Ue".


L’eurodeputato Knut Fleckenstein, portavoce S&D per gli affari esteri, dichiara:

"Il rapporto annuale sull'attuazione della Politica estera e di sicurezza comune pone in sintesi l'essenza della politica estera: si tratta di una combinazione di multilateralismo efficace, ‘soft power’ congiunto e ‘hard power’ credibile. Questo è esattamente ciò che è in gioco. La combinazione di soft power e hard power. L'Europa può essere orgogliosa del suo ‘soft power’. In futuro, dobbiamo continuare a sviluppare entrambi:  soft power e hard power.

"In questi tempi di incertezza, non possiamo fare affidamento solo sugli Stati Uniti. Dobbiamo prendere la sicurezza in Europa e nel nostro vicinato nelle nostre mani. E’ non solo giusto per gli Stati Uniti, ma è anche necessario in quanto sembra che gli Stati Uniti stiano oggi passando da essere un garante della sicurezza a un rischio per la sicurezza”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Croazia