Il gruppo S&D sostiene in pieno l'integrazione dei Balcani occidentali.

Il gruppo S&D del Parlamento europeo conferma il proprio impegno per il processo di allargamento dell'Ue e chiede a Commissione e Consiglio di sostenere in pieno le aspirazioni europee dei paesi dei Balcani occidentali.

In seguito alla presentazione del commissario Johannes Hahn delle relazioni della Commissione europea sui progressi compiuti dai paesi candidati e potenziali candidati all'adesione all'Ue, il presidente S&D Gianni Pittella ha detto:

“Continuiamo a dare il nostro sostegno ai negoziati per l'adesione, che rappresentano la via migliore per la costruzione della stabilità politica nella regione e per l'accelerazione delle riforme, in particolare nel campo dei sistemi giudiziari, dell'efficienza delle amministrazioni e del rispetto dei diritti delle minoranze”.

Knut Fleckenstein, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha aggiunto:

 “Quindici anni fa l'Ue si è impegnata per le prospettive di adesione all'Ue dei paesi dei Balcani occidentali, e ribadisce il proprio impegno su questo obiettivo. A contare non è però solamente l'obiettivo finale dell'allargamento dell'Ue. L'intero processo di adesione rappresenta un momento molto importante per i Balcani occidentali (per i loro governi, per le pubbliche amministrazioni e per la società civile), poiché esso è tutto incentrato sulle riforme fondamentali che permetteranno di migliorare le vite dei cittadini.

“Ci aspettiamo quindi che la Commissione europea porti avanti una politica di allargamento attiva per tutto il prossimo anno, così da dare ai paesi dei Balcani occidentali tutto il supporto necessario per discutere, adottare e attuare le importanti riforme in tema di Stato di diritto e di lotta alla corruzione e al crimine organizzato.

Accolgo con favore il fatto che le relazioni sui progressi di quest’anno mirino a una maggiore trasparenza sullo stato di avanzamento dei paesi nel processo di adesione all’Ue e sui passi necessar che ancora devono compiere. Mi auguro che in futuro si possano evitare posticipazioni delle pubblicazioni delle relazioni sui progressi”.

L’eurodeputato Richard Howitt, coordinatore del gruppo S&D per gli affari esteri, ha detto:

“La crisi dei rifugiati non deve stravolgere le politiche di allargamento dell’Ue. Bisogna occuparsene, come bisogna occuparsi dei paesi candidati. Vanno quindi valutati nel merito i progressi sull’apertura dei capitoli negoziali e sulla liberalizzazione dei visti. La Commissione ha il supporto del gruppo S&D per quanto riguarda l’enfasi da porre sullo stato di diritto e sui diritti fondamentali, con l’impegno di aprire capitoli negoziali 23 e 24 con la Macedonia.

“Se l’Unione europea sta offrendo ‘soldi in cambio di cooperazione’, questo deve significare che l’Europa sta in realtà offrendo denaro. Se l’Ue vuole una nuova cooperazione questa dovrebbe comprendere nuovo denaro, non la riassegnazione di fondi già destinati allo Strumento di assistenza preadesione. Questo devierebbe dagli investimenti di lungo termine necessari per i paesi dei Balcani occidentali, e nel breve periodo rischierebbe di minare la coesione tra i rifugiati e le comunità ospitanti in situazioni che sono già instabili. 

“Se ci diciamo preoccupati per un ritorno delle tensioni e dei nazionalismi nelle regioni dei Balcani occidentali, l’Ue deve fare attenzione a non rischiare di causarlo.

“Riguardo all’approccio generale di quest’anno del commissario, il gruppo S&D comprende e supporta il nuovo criterio di valutazione sperimentato ed è pienamente d’accordo sull’importanza di identificare i punti sui quali vi sono regressioni.

“Il gruppo dei Socialisti e Democratici ribadisce il proprio impegno per l’allargamento dell’Ue e per il mantenimento da parte dell’Europa degli impegni di Salonicco, e si rammarica per l’apparente rallentamento del processo.

 “Il nostro gruppo si augura quindi che quest’anno vengano aperti negoziati con la Serbia, che il prossimo anno si fissi una data per l’inizio dei colloqui con l’Albania e che la Bosnia-Erzegovina possa formalizzare il prossimo anno il proprio status di candidato.

“Lo slancio è un fattore favorevole al successo dell’allargamento nel complesso, e Parlamento europeo, Commissione e Consiglio devono mantenere i successi della politica di allargamento dell’Ue garantendo questo slancio.

“Come mediatore parlamentare e relatore ombra per il mio gruppo relativamente alla Macedonia, voglio dichiarare esplicitamente che il gruppo S&D concorda con il testo critico che ha fatto seguito ai colloqui estremamente complicati ai quali ho preso parte personalmente. Deve esserci condizionalità riguardo alla raccomandazione positiva collegata allo svolgimento di elezioni libere e corrette”.